blog di Rinaldo Ambrosia

Sabato pomeriggio, ore 17 circa.

 

- Hanno preso un libro!

Nel crudo gesto,
sfiora il tempo in quel luogo assente.
E' un'ira profonda, profanata dalle pietre
rotolate nella misura di polvere e di sandali sfilacciati.

Sono il numero quarantacinque.
Una sequenza numerica
tra i pazienti in attesa e la vita.

È nel silenzio immerso
in spazi occlusi
che splende il riflesso dello specchio.

Veicoli l'istante dai mille attimi

É nel guado della brugola
che brilla la domestica arte,
della nuda parabola del riparatore.

Cataplasmi di guasti

E' un commento perfetto. Contiene una critica precisa del testo. Sì, lo so, ora mi chiedi: ma di che testo? Tutti i testi, ovviamente, altrimenti non sarebbe perfetto.

L'isola è un fiore sbocciato dal mare.

Temuto ho già per il possesso dei miei giorni,
dove la ragione è nulla,
immersa nella  calda rabbia
e disciolta nel rigurgito degli affanni.