blog di Rinaldo Ambrosia

Amami così, con le palpebre socchiuse

e un sorriso disteso

tra giorni vissuti

nei luoghi remoti,

analoghi a trattori

Ondeggia come un filo d'erba la sottile linea del pensiero immerso nella primavera del ricordo.

Ho suonato alla Fenice…

Sì, ora voi mi direte: è naturale suonare per un pubblico in un teatro.

La poesia è un secchio vuoto

versi appallottolati, gettati a terra

colmi di parole spuntate.

 

Poesia...

Corro e percorro

il corso dei giorni

tra parole e versi.

 

Scivolo lungo tue viscere

La “Ragazza che legge il giornale”, quel dipinto l'avevo visto per la prima volta in centro a Torino.

Era successo così, per caso. Erano anni che non tornavo in quel luogo, dopo che i miei parenti si erano trasferiti altrove. Non ne avevo più avuto motivo.

L'auto “Stima” è un modello d'auto molto particolare.

Da zero a duecento all'ora decide lei la velocità su cui portarti.

Ricorderai frammenti colorati

di istanze lontane

là dove il ricordo

ricalca l'ombra dei tuoi passi.

 

Nell'immancabile spazio del giorno

fuggo selvaggiamente

lungo le foreste dei pensieri

a rimirare cristallini istanti