Scritto da © maria teresa morry - Mar, 17/04/2012 - 06:58
E' passato un gregge per la campagna
Il cibo dal piatto scivola
portandosi l'infima goccia di senape
che raccolsi con il boccone di pane.
I fagiani cantano il richiamo
alle femmine che tardano
e gli arbusti alla sponda del fossato
portandosi l'infima goccia di senape
che raccolsi con il boccone di pane.
I fagiani cantano il richiamo
alle femmine che tardano
e gli arbusti alla sponda del fossato
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Scritto da © maria teresa morry - Dom, 15/04/2012 - 09:43
Le vacanze " furlàne"
I miei nonni possedevano una vecchia casa in pietra e sasso, in un paesetto della bassa friulana. Adesso è provincia di Pordenone, ma, negli anni sessanta, era Udine.
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Scritto da © maria teresa morry - Sab, 14/04/2012 - 09:17
La rosa di Impruneta
Scoprimmo tra le tante sfiorite
una rosa gialla,
era l'ultimo sole
ad Impruneta.
una rosa gialla,
era l'ultimo sole
ad Impruneta.
Novembre non pazientava
tra i fiori,
li aveva denudati tutti,
ma quell'ultimo sforzo
di bellezza ci stupì.
Il sole
del primo meriggio in declino
penetrava il giallo della rosa,
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Scritto da © maria teresa morry - Ven, 13/04/2012 - 07:05
Sentiremo gli oceani irrompere
Dalle nostre città
pregne di gas
non si vedono stelle.
Le luci incandescenti
di autostrade, ciminiere
grattacieli
ponti radio
come vulcani continui
annientano il cielo.
Dalle nostre strade
nessuna stella è palpabile.
Nè ci chiediamo
dove oramai vaghino le stelle.
pregne di gas
non si vedono stelle.
Le luci incandescenti
di autostrade, ciminiere
grattacieli
ponti radio
come vulcani continui
annientano il cielo.
Dalle nostre strade
nessuna stella è palpabile.
Nè ci chiediamo
dove oramai vaghino le stelle.
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Scritto da © maria teresa morry - Mer, 11/04/2012 - 10:51
Il professore e l'elefante
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Scritto da © maria teresa morry - Mar, 10/04/2012 - 06:50
Il cappello bianco
Ecco la maniglia d'ottone
la vecchia porta scorticata
già s'apre arrendevole.
La pensavo sbarrata dal tempo
non cedevole alla mia speranza.
E vedo il mare!
Purissimo blu del golfo
un leggero nastro di rena
tra la ressa dei pruni
e la profondità.
Adesso puoi parlarmi
la vecchia porta scorticata
già s'apre arrendevole.
La pensavo sbarrata dal tempo
non cedevole alla mia speranza.
E vedo il mare!
Purissimo blu del golfo
un leggero nastro di rena
tra la ressa dei pruni
e la profondità.
Adesso puoi parlarmi
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Scritto da © maria teresa morry - Lun, 09/04/2012 - 10:47
L' essere Lui presente
Il mio pensiero a Dio
durante il giorno
arriva spesso e serenamente.
Il non sentirsi sola,
l'essere Lui presente
è il senso del tutt'uno
con le cose
persone e cielo
e quanto sulla Terra cammina
si muove, nuota e vola.
In questo spirito io prego
sia nella chiesa
durante il giorno
arriva spesso e serenamente.
Il non sentirsi sola,
l'essere Lui presente
è il senso del tutt'uno
con le cose
persone e cielo
e quanto sulla Terra cammina
si muove, nuota e vola.
In questo spirito io prego
sia nella chiesa
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Scritto da © maria teresa morry - Sab, 07/04/2012 - 23:51
Nelle mie mani incise
Nelle mie mani incise
accarezzo le rughe e le rime.
Nei palmi segnati si trattiene
il verde della spiga strappata
nel futile gioco del prato.
Le cose tutte, toccate sfiorate
hanno lasciato presenza.
La memoria delle mani è antica
da quand'erano umide d'infanzia
sino ad oggi secche dei venti di vita
accarezzo le rughe e le rime.
Nei palmi segnati si trattiene
il verde della spiga strappata
nel futile gioco del prato.
Le cose tutte, toccate sfiorate
hanno lasciato presenza.
La memoria delle mani è antica
da quand'erano umide d'infanzia
sino ad oggi secche dei venti di vita
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