Scritto da © maria teresa morry - Mar, 10/04/2012 - 06:50
Ecco la maniglia d'ottone
la vecchia porta scorticata
già s'apre arrendevole.
La pensavo sbarrata dal tempo
non cedevole alla mia speranza.
E vedo il mare!
Purissimo blu del golfo
un leggero nastro di rena
tra la ressa dei pruni
e la profondità.
Adesso puoi parlarmi
tenendo in mano
il tuo bianco cappello.
Ascolterò la tua voce
ma non al tuo fianco più.
Io sono al crinale
scendendo le scale di tufo
sotto la bouganville
e i succosi fichi spaccati.
Adesso puoi parlarmi
E dire che non menti.
Lo credo bene,
tu sogno non racconti bugie.
la vecchia porta scorticata
già s'apre arrendevole.
La pensavo sbarrata dal tempo
non cedevole alla mia speranza.
E vedo il mare!
Purissimo blu del golfo
un leggero nastro di rena
tra la ressa dei pruni
e la profondità.
Adesso puoi parlarmi
tenendo in mano
il tuo bianco cappello.
Ascolterò la tua voce
ma non al tuo fianco più.
Io sono al crinale
scendendo le scale di tufo
sotto la bouganville
e i succosi fichi spaccati.
Adesso puoi parlarmi
E dire che non menti.
Lo credo bene,
tu sogno non racconti bugie.
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