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blog di Manuela Verbasi

Cose Così [hammam]


opera di Salvatore Ciaurro Leggi tutto »

Cose Così [dentro]

Il pozzo nel quadrato
noi soli fra le mani
sciolti in angoli bianchi
d'una camicia di lino.
Il velo nero sui seni latte,
raggi nel cuore che vive
di sguardi ad occhi chiusi.
Incollato di pelle
l'ndaco è arcobaleno
di sorrisi al thè verde.

Sai di buono, sai di pane.
Sai di me, miele.

Manuela

Marc Chagall birthday

Marc Chagall birthday

Marc Chagall birthday

 

chagall danseuse

chagall danseuse

 

I sogni
   sono e s s e n z e
       fantasie s o t t i l i

Leggendo Queneau*

Qui il fango è fatto dei nostri fiori. - …dei nostri fiori blu, lo so.”*

Ci stiamo sognando, mentre a cavallo attraversiamo la storia, verso Parigi.

Chi passa la vita a tinteggiare la staccionata della chiatta, che non ha di meglio da fare che imbrattarla d'insulti.
Io a dipingere disegni infantili sulle pareti di alcune caverne del Périgord.

Adoro parlare con Demostene, di questioni politiche e di attualità, il tempo mi passa meglio.
Stephane preferisce tacere. Ha paura.

Non farò la fine di Luigi IX ... questo no. So tutto della storia.

Continuo a sognare mia moglie anche durante il temporale: non s'intrometta Mouscaillot d’Empoigne.

Uno strato di fango ricopriva ancora la terra, ma qua e là piccoli fiori blu stavano già sbocciando."*

Il Duca d’Auge

Manuela

Natale 2004

Tutta la famiglia al gran completo: nonni, suoceri, genitori sorelle cognate nipoti, niente pranzo a casa mia, è deciso:

Andiamo al ristorante!

Ci assegnano un tavolo in una posizione che definire infelice è un gran complimento… ad ogni portata, ad ogni passaggio i camerieri, mi sbattono sulla sedia… qualche vassoiata leggera sulla nuca. Ero capotavola, cinque ore di pranzo alla Fantozzi… si alzano tutti… fra una portata e l'altra passa mezz'ora, e un fiume di gente mi sbatte addosso. Se c'è una cosa che odio è che mi vengano addosso.

Un cameriere a mezzo metro da me, fa cadere rovinosamente a terra due flute con il sorbetto al limone, puliscono rapidamente alla ben che meglio... non ne posso più che mi sbattano tutti addosso... tolgo la giacca dalla sedia certa che sarebbe stata  macchiata, sono incavolata nera.

C'è un rompicoglioni sui dieci anni ben tarchiato, che da un'ora e mezza corre avanti e indietro, avanti e indietro, avanti e indietro. Oltre a sbattere ad ogni passaggio sulla mia sedia, ci si attacca con le mani unte, facendo un saltello.

Gli chiedo gentilmente di sedersi al suo tavolo, ci va, dopo un minuto altre dieci corse con frenata sgommante e saltello sulla mia sedia. I suoi genitori e parenti, seduti sereni chiacchieravano beati in zona tranquilla, laterale, e nessuno di loro si curava del rompicoglioni, tantomeno gli diceva di sedersi.

Ho guardato i miei commensali con occhi insanguinati proferendo queste parole:

<<ADESSO SI FERMA!...>>

Le mie sorelle, capendo la cattiveria che era montata dentro di me, mi hanno detto in coro:

<<NO DAI, MANU!>>

Cose Così [di latte]

Lo stile l'eleganza
la tua figura nella mia
un cielo di legno sopra
i tuoi baci in bocca.
Lo specchio piccolo
le mani piene di latte
ti vedo danzarmi
piegata ai piedi tremo
pioggia d'un cielo altro
fra cuscini d'oro
amata e stella

Manuela

Chagall Volare


 Chagall  Volare

Elena


Elena è un passaporto e un'altalena rossa, lo sguardo profondo un sorriso pieno. Un sole disteso come un tramonto alla fine del mio sguardo di madre. Elena è un paio di scarpe col tacco e dieci senza, una pantofola con le antenne incrociate su cui inciampo ogni mattina, un cuscino zebrato, un armadio aperto. E' un brillantino sul dente, un buco sul naso, un tatuaggio d'ali sulla schiena. E' una chitarra elettrica, una canzone, chissà quale, il fumo di una lucky strike. Un cellulare nuovo, un braccialetto, una coperta sul suo freddo. E' una pizza con poco pomodoro e patate fritte, un'acqua frizzante, un film al cinema,  una partita del Milan. La patente, la scuola, lo stronzo del prof di geografia. Elena è un personaggio di Nabokov  con gli occhiali a cuore, è un mare infinito di amici e di sms. Elena è la gioia, la preoccupazione, la speranza. La bellezza, la grandezza e la fragilità, è una lacrima, una sola.  Tre sogni da realizzare, una passione d'amore. E' l'estate col grano nei capelli, il sapore di pane, mai d'arancia. Una farfalla in perlustrazione che s'abbronza su un girasole. Tra due mani il cielo.
 Elena è una poesia, la mia.

Manuela

Cose Così [fire]


Alexis, Fire - Spirito di Fuoco, Carbothelli su cartoncino, 2009

Cambia ad ogni passo l'ultimo tempo
                   soggiace sgorgando sangue inaridito
si rinserra di corde deliziando

così trascorre il giorno e guarda altrove
                    inginocchiato il cuore di spazi che imprimi
a riempirsi la bocca di fuoco e di spighe

Manuela

 

dedicata alla mia amica Alexis

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