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blog di Fulvio

Bianca & Maria

 
 
 
Reperti archeologici:
una volta, quando in testa e nei capelli
avevo più pepe che sale, scrivevo così. 

 

    Le avevo guardate a intermittenza nelle luci lampeggianti del “Sombrero” e impiegai un’intera macareňa per comporne il puzzle nella rètina. Due tette enormi che, in quel momento non lo sapevo, si stavano innamorando di me.

Una lacrima

 
 

Quando Paride Zappalà (cinquantasei anni ancora ben pettinati) cambiò quartiere, città e pianeta a seguito di una polmonite fulminante, tutto restò esattamente come prima. Quella sera, sua figlia continuò a registrare nomi, numeri e cazzate nel nuovo cellulare e la moglie “non poteva assolutamente” sospendere l’imbottigliamento della passata di pomodoro. 

Web bums (culoni da web)

 
      La pratica del web sviluppa l’encefalo? O pompa soltanto addome e deretano? Se lo chiedeva anche Evaristo, pensionato a cinquantanove anni, dopo una vita intera dedicata all’insuccesso.
Inderogabilmente impegnati i due televisori di casa da moglie e suocera, aveva scoperto il web quale inesauribile fonte di tutto: un tutto sempre disponibile, giorno e notte.
Fra l’altro, Evaristo coltivava l’hobby della poesia dialettale d’ispirazione meneghina, così capitò che qualcuno lo invitasse in un sito letterario: un’imprevista opportunità che lo entusiasmò e lo immerse definitivamente nel web dal quale usciva solo per sedersi a tavola o per portare a spasso il cane. 

The buskers

     Si spartivano qualche applauso e molte spine. Come tutti gli artisti di strada.
Lui, ormai in età, avrebbe rinunciato da tempo a esibirsi, ma continuava a farlo per lei. Peraltro era lei ad attrarre quel poco pubblico con la sua voce melodiosa. Una voce che ammaliava anche lui che, a volte, quasi non respirava per starla a sentire.

Le cosce di mia zia di Fulvio - legge Ezio Falcomer - prosa

 
 
  Allora dormivo solo in una specie di magazzino. Era una grande stanza buia e forse c’erano i topi o chissà che cosa mi metteva una gran paura:
«Zia! I ladri! Zia!»
E arrivavano le cosce di mia zia attorno a uno slip rosa:

Meringa

Le buone letture

        Legge quasi ogni giorno, solitamente la mattina presto.

Profumo di rosa

«La nostra Agenzia opera dal 1932. La lunga Esperienza nel settore è ulteriore Garanzia di Competenza e Professionalità.»
Per dare fiducia al cliente, l’uomo in nero parlava mettendo le lettere maiuscole nel modo più opportuno. Come si pronuncia una maiuscola? Mantenendo un’espressione compunta e inspirando aria dal naso. E’ una questione di tecnica.

La tintura (poesia mesciata)

I brani da ombrellone

La prolunga

Un racconto da ombrellone e... non solo
 
 
 Maggio andava provando le sue domeniche affollando l’aria della piazza di campane, di rondini e di dolci attese.
Le poltroncine di vimini del Café Tarantola erano tornate a sgambettare sotto i portici meridionali e i soliti perdigiorno s’erano già accaparrati i tavolini più strategici.

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