AnonimoRosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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blog di Franco Pucci

Soprappensiero

Il ricordo è un sicario prezzolato dal tempo
ti coglie all’improvviso e ti toglie il respiro
come una folata improvvisa di brezza
che accappona la pelle mentre scende la sera.
 
Inutili le fughe con la mente verso il domani

Fa diesis

alcune rotolavano sul bianco del lenzuolo
steso al sole ad asciugare tra rossi gerani
un gentile garbino lo tendeva come vela
di un legno salpato in crociera visionaria
 
altre saltellavano tra le volte dei portici,
note ribelli che l’uomo liberava assorto

L'ultima bricola, poi è mare aperto

ho lasciato l’ultimo paio di ali appese,
appiccicate al muro con uno sputo di cera
Icaro non è mai stato l’eroe dei miei fumetti
e le metafore sono alibi per versi senza parole
non sono un gabbiano né tantomeno poeta

Tutto normale, maledettamente normale

[il caffè delle sette che ricorda disperatamente quello delle tre
il conato di vomito a incenerire il led rosso dello stand-by della tv
il rifugiarsi tra i cedevoli servi muti della tastiera davanti al monitor
il quotidiano esibirsi di maestri e legulei che vendono aria scritta]

Ali spezzate

…ancora un volo prima dell’amore…
 
Quasi all’approdo della tua breve vita
l’ingiuria del vento ne ha mutato la rotta.
Porporina colorata, polvere d’arcobaleno
ora dipingono la laguna di tinte pastello.
 

Tutto di me, tranne l'amore

Vi lascio un cesto tessuto di alghe marine colmo di emozioni, 
ali di gabbiano sognate e scritte sui fogli azzurri d’infiniti cieli, 
primavere di lacrime terse dal desiderio ardente di nuovi soli,
passi incerti nei tratturi improbabili attraverso campi seminati 

A chi?

Sorridevo perso in un lembo di cielo grigio
come una ruvida coperta stesa ad asciugare
sul davanzale di quest’autunno imbronciato
e zuppo di lacrime che lassù affogava l’anima.
Seguivo affascinato le evoluzioni militaresche

Il faro

Vivido l’arancio inattinico della luce guardiana
proietta ombre cremisi all’incendio del tramonto
mentre riflessi rosso sangue graffiando il mare
rimandano messaggi luminosi al buio incipiente.
 
Ritornano i legni sparsi all’orizzonte al richiamo
stridono le

Il rumore del sorriso

La nuvola bianca di gabbiani chiassosi e festanti
insegue il bragozzo al morire del dì di pesca,
m’interroga lo sguardo assetato di rosso tramonto
catturandomi le labbra, aprendole al sorriso.
 
Mille ali con ardite evoluzioni planano sulla spuma
nella argentea s

Struscio d'anime

Escono alle cinque quando le ombre si allungano sul corso
l’antico acciottolato sopporta in silenzio il continuo logorio.
Anime irrequiete che si sfiorano annusandosi come randagi
sgranano insulse parole come rosari rimandati a memoria,

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