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Il barbone

Avvolto
in un cappotto rotto
sporco 
con il berretto storto

è fermo
in questa piazza e aspetta

non dorme
ma neppure ha fretta


E' qui
che passa l’ubriachezza

di gente
senza gentilezza

che corre
verso l’oro e avorio

ed egli
sì a rimanere sobrio

Ha mani
in tasca che non caccia
per non guardare
quelle
 monete in faccia
lasciate
dalle coscienze sdutte
assieme
a tante obese colpe

 

come petalo al suolo

seguivo il percorso
del ramo di mezzo, fù il volo,

volevo sentire il profumo
delle nuvole in cielo,

il sogno spingeva
con il vento leggero,

desio sovrano,breve e lontano
capovolto è l'azzurro del cielo.

M & F

Dacché il mondo si fece
in simbiosi creando
il maschio e la femmina
e loro ripetendo il disegno
la torre municipale e la piazza
il campanile e la collegiata
il turrito forte con il castello

Lui e Lei
nel tempo grandi si fecero
volutamente o per caso
uno muscolare ardito capace
lei riflessiva decisa tenace
catalizzando
la miscela fatale nell’universo.

 

La ciocca di capelli.

Mentre l’afa di un’ultima
sera d’estate al mare
si accoscia sulla notte
apro la valigia delle vacanze
con inquietante solitudine
in processione da/per il comò
ripongo senza guardare
ma sotto la camicia azzurra
che m’hai donato
un ricciolo un lampo d’oro
cinto da un nastro rosso
i capelli biondi di quella volta
che li hai tagliati corti
m’ha fatto sobbalzare e il cuore
è fuggito all’impazzata verso
mille perché. Non l’ho messo io
lo tenevo tra le cose care preziose
ora è un affisso del tuo tranello
la pena perché reo d’amarti troppo
hai resuscitato un segno ora un assillo
uno spillone piantato nella carne viva
Io piango la tua mancanza
e tu non sei più, sei andata via.

Incomprensibile incompreso (elucubrazioni)

uno che solo è nella corrente
fluendo lento come uno relitto
vangando perigliosamente contro
scogli aguzzi di vita semmai vissuta
da sulle rive una teoria d'occhi
vede sfilare indifferenti opachi
e senza voce grida un qualche aiuto
tanto la pena gli appesantisce l'anima
ma nessuno l'ascolta, che male ha?
quale morbo lo colpì da subito
che mai riuscì a districarsi dal rovo
che interno lo feriva esterno lo pungeva
e sorrisi ebbe men che mai di se
che pativa inconsciamente
d'esser sempre escluso?
forse un'ansa lo accoglierà pietosa
quando tutto il corso avrà fatto
e mesta gli canterà la nenia dolce
che racconta d'esser felici nell'eliso
dove tutto è pace.

indescrivibile

(Lucia Merli-Passeggiando nel cielo)

tra sogno e realtà
tra brividi e carezze
la mente si fa pelle
liquida la carne
 
enorme il peccato
indescrivibile il piacere
 
domani amami ancora

 

Aria amara

Quando ritrovo l'amaro in bocca
mi domando cosa ci faccia in me
da dove arrivi e dove voglia arrivare.
Magari non ha di meglio da fare
e viene da lontano solo per farmi visita.
Magari dovrei accoglierlo meglio
offrirgli un caffè e una manciata di biscotti.
Saziare i dispiaceri forse
significa liberarsene del tutto.

Gli orchi sono donne

Gli orchi sono donne, capaci di violenze inaudite su bambini incapaci di difendersi.  Ho appena visto un video dove viene torturata una bambina, colpita, umiliata, vilipesa con una malvagità che è difficile da capire. I tg che hanno fatto vedere il video sono stati ripresi e costretti a ritirarlo. Penso invece che in questo mondo marcio, di violenza quotidiana, non solo sia auspicabile, ma obbligatorio mostrare le barbarie di cui esseri schifosi si rendono capaci. Un appunto agli organi d'informazione che le chiama "maestre" "insegnanti"... non sono esseri umani, di certo non insegnano, serve un termine che dica bene cosa sono.
Non vedo ancora molte poesie dei soliti che le scrivono quando c'è la notiziona... ne ho vista una oggi, una sola...
forse che siamo troppo sgomenti per scrivere? Si è per questo che oggi abbiamo scherzato e vissuto come anche ieri, come domani... quasi rassegnati e muti alla violenza che ci investe.

Penso alla morte, anche a farla arrivare lentamente con sofferenze pari a quelle elargite, io ferita, io delusa, io senza dio, io comunista.

Manuela

Il falò dell'amore

Resti di falò, scoppiettavano
sui lìdi erosi dalla risacca
una chitarra sfinita toccava
lente melodie, nelle notti
fresche di spuma marina,
intrecci di baci e amplessi
sfogati dal calore del giorno
al tepore della sera grata.
Prossima fermata la luna piena
incantati d'amore sotto le stelle
e ci amammo ancora estasiati di noi

Frittata di cipolle

Come si può non inserire la spiritosa frittata di Marina?

 
                                  (come la faceva mia madre)
 
INGREDIENTI
 
5 uova: quelle col guscio più scuro perché il tuorlo è più rosso e la frittata diventa più bella
 
Cipolle: quante ce ne vogliono per farti versare tutte le lacrime che si verserebbero in un                          
             momento di sconforto

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