Scritto da © Bruno Amore - Sab, 05/12/2009 - 08:34
uno che solo è nella corrente
fluendo lento come uno relitto
vangando perigliosamente contro
scogli aguzzi di vita semmai vissuta
da sulle rive una teoria d'occhi
vede sfilare indifferenti opachi
e senza voce grida un qualche aiuto
tanto la pena gli appesantisce l'anima
ma nessuno l'ascolta, che male ha?
quale morbo lo colpì da subito
che mai riuscì a districarsi dal rovo
che interno lo feriva esterno lo pungeva
e sorrisi ebbe men che mai di se
che pativa inconsciamente
d'esser sempre escluso?
forse un'ansa lo accoglierà pietosa
quando tutto il corso avrà fatto
e mesta gli canterà la nenia dolce
che racconta d'esser felici nell'eliso
dove tutto è pace.
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