Blog | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

To prevent automated spam submissions leave this field empty.

Commenti

Piazzetta virtuale

 agorà

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

Nuovi Autori

  • laprincipessascalza
  • Peppo
  • davide marchese
  • Pio Veforte
  • Gloria Fiorani

Blog

L'attesa

 

Venne Settembre
e s'alzò il primo vento.
China sulle ginocchia stanche
Maira si rispecchiò nell'Acqua
e quella la fissò senza parlare.
Serrata tra le mani una promessa.
Venne Gennaio
 e raffreddò la terra.
Distesa sul declivio
Maira interrogò le Stelle
e loro le risposero brillando.
Infine arrivò aprile
che rinverdì i giardini.
Ferma sul portico di rose
Maira guardò il Cielo
ma non riuscì a scorgervi nulla.
E districando trame
di sogni scoloriti
toccò la vacuità della sua vita.
Nessuno più la vide
da quel giorno.

In un sacco di juta verde orlato d'oro

Nei giorni dell'ira
coperti di polvere
anche la pioggia lacrimava sangue.
La giovane vedetta
accanto al guado gelido
tremava
di freddo misto a rabbia,
fucile al braccio
e sguardo perso
di chi se ne sta lì per caso.
Sparpaglia l'innocenza e i desideri,
le ataviche paure e le carezze perse
in un sacco di juta verde
orlato d'oro.
Il tuono copre un gemito scomposto,
riflesso in altri occhi il tuo morire.
Nascerà l'erba
un giorno
vicino al tuo giaciglio.
Smonta la guardia,
nessuno all'orizzonte.
 

Ballata del carcerato

Ardo
nella fredda stanza
sottratto
agli sguardi
ed al cielo.
Ricorre il pensiero
struggente
dei timidi passi
che intrecciano
trame di seta.
Impreco
condanno
deploro
il vile gesto.
Si beffa di me
e della tardiva coscienza.
Coperto da strati di polvere
ti guardo dritta in faccia
follia.
Proteggimi
o luna
rischiara
le candide pagine
ove ora ripongo la penna
e il lacrimar del cuore.

Brezze di brace

Sfrigolio di parole
da brace escrescenti incandescenze
divelte dal buio o eiaculate
inopportune

sotto, il nulla di questo cielo

procelle vertiginose
baluginio di onde
brividore di ectoplasmi
sensuosi esicasmi

bipolari ciclotimie
di tremuli sintagmi

attinie gorgonie e gasteropodi
su un reef di un blu alchemico
sospesi

anelanti
al volo nel Mistero
tesi.

Uomini come ai fanciulli tristi.

Stemmo sulla pietraia dell’incertezza
tutti gli uomini e le donne della generazione in uso
e quelli sopra di noi
osservando i giovani puma che avanzavano sparsi
a fare la loro storia di denti e di artigli.
 
Ci dissero i soprastanti e coloro che furono il prima:
- anche noi!,
e voi sembraste i leopardi. -
Di qui si vede lo zoo spaventevole degli umani
come ai fanciulli tristi, poteva dirsi,
la visita alla crasi delle gabbie.
 
Capimmo,
benchè illusi dai vecchi corpi
sull’ossario candido delle speranze.
Noi ancora per quell’offesa di resti salendo
(chè lassù arrivano pochi)
quasi contrafforte ai piedi della vetta
sperammo che salisse anch’essa.

Natale 2009

Dedicata ai miei bambini
 
Si avvicina il canto degli Angeli
che accende la luce
nei cristalli di brina sparsi sui tetti
 
Si alza in alto
lo sguardo curioso dei bimbi
che cerca nel cielo la slitta del Babbo
felice meteora
in questa notte stellata
 
E’ Natale! La Festa più bella!
Ascolta il tuo cuore
mentre t’inchini
al caldo buono delle braccia piccine
del Bimbo Gesù
E fa’ del Suo dolce sorriso
un nuovo vestito per te
Buon Natale di Cuore

Sguardo di fuoco

Fissati gli sguardi non ci restò che piangere
gelati alla fragola i dolci sorrisi insidiosi
scivolavano da un viso all'altro, scaricati;
salivano i fumi di sigarette acri rauchi scrosci
fili polimeri veleggiavano in cielo a traghettar
animosi sospiri, il fremito di una mosca, eri tu
entravi dal palco della mia vita in punta di piedi
ne eri uscita ed ora... fraseggiavi incolpando l'ora
che ti vide protagonista di scoprire un nuovo mondo
quando lasciasti il passo al rigoglioso terreno
che calpestasti, le fosse si aprirono per divorarti,
allunga il corso del tuo conto in sospeso, lo sapevi.

Dietro l'angolo delle parole.

Compilation di emotive impressioni
Radio Londra attende lo sbarco
Ei fù, mantiene un'aura semplice,
quasi un motivo da Nirvana.
Il sapiente dosaggio dell'inestetico
mi stordiva, distorte realtà capitalizzate
erano per i poveri gli scampi di barile
che si stiravano sotto il sole cocente
i miei anni in scatola erano più economici
tradendoli per un 3x2 od una 4x4

Ai ladri di polli:
"ridateci l'insegna del potere occulto".

Il Natale... che fatica

Maria34 :  una poesia, sul Natale, della figlia
 
 
Girando in mezzo alla gente
mi piace curiosare nella loro mente
 
E’ Natale ... tutti sono travolti
da questa corsa ai doni più stolti
 
Ho visto acquisti disperati
nei negozi e nei supermercati
 
Sei obbligato, ci devi pensare
tutti vuoi accontentare …
 
E’ uno sforzo d’intelletto
e non riesce mai perfetto …
 
Questo è sicuramente
quello che si vede chiaramente
da quello che dice la gente
 
Ed anch’io … veramente
a questa ‘sofferenza’ non sono indifferente …
 
Ma il Natale … che cos’è …
Un gran tormento ?
Uno stress da stordimento ?
 
Il Natale stanca è la verità
saremmo ipocriti a nasconderci questa realtà …
 
Insomma è una grande confusione
ma ci insegna la comprensione.
 
In che modo dite voi ?
Ecco spiegato:
 
Consolare l’amarezza di chi ha pensato
ad un regalo mal congegnato
 
con l’espressione di gioia di chi l’ha scartato
per cercare di rendere comunque
chi dona gratificato …
 
Lo sconforto di chi l’arrosto ha bruciato
e la violenza che si fa
chi con mille complimenti l’ha gustato …
 
Non sono cose da poco pensateci bene

Torna la neve

Ecco s'allegra l'inverno
torna a far festa dal cielo
il suo lieve e simpatico velo
che avvolge il paesaggio d'eterno.
L'aria ovatta i rumori
e limpida in dondola gioia
soffoca il tempo e la noia
orlandosi di petali e allori.
Tutto si ferma a guardare
quel tratto dipinto e sereno
che prende la forma di un seno
facendosi appena sfiorare.
Dormono i tetti viziati
dal gioco dei camini accesi
si sentono passi sospesi
sui viali dimenticati.
Sembra la notte più breve
nulla si tocca o si vede
soffre il suo manto che cede
il sole già scioglie la neve.

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 0 utenti e 5025 visitatori collegati.