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Uomini come ai fanciulli tristi.

Stemmo sulla pietraia dell’incertezza
tutti gli uomini e le donne della generazione in uso
e quelli sopra di noi
osservando i giovani puma che avanzavano sparsi
a fare la loro storia di denti e di artigli.
 
Ci dissero i soprastanti e coloro che furono il prima:
- anche noi!,
e voi sembraste i leopardi. -
Di qui si vede lo zoo spaventevole degli umani
come ai fanciulli tristi, poteva dirsi,
la visita alla crasi delle gabbie.
 
Capimmo,
benchè illusi dai vecchi corpi
sull’ossario candido delle speranze.
Noi ancora per quell’offesa di resti salendo
(chè lassù arrivano pochi)
quasi contrafforte ai piedi della vetta
sperammo che salisse anch’essa.

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