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Piove, governo ladro!

L'espressione Piove, governo ladro! è usata come bonaria parodia degli slogan contro il governo e in generale contro il potere costituito, colpevole di tutti i mali possibili e quindi anche di far piovere.

 

Possibili origini:
 
Secondo Alfredo Panzini (Dizionario moderno, 1905), la frase nacque come didascalia di una vignetta. Nel 1861 i mazziniani avevano preparato a Torino una dimostrazione; ma il giorno fissato pioveva, e la dimostrazione non si fece. Il "Pasquino" (una rivista satirica) pubblicò allora una vignetta di Casimiro Teja rappresentante tre mazziniani al riparo della pioggia dirotta e ci mise sotto la legenda: "Governo ladro, piove!". L'espressione divenne poi il motto della rivista.
 
Popolarmente l'espressione si ripete comunemente per satireggiare l'abitudine diffusa di dare la colpa di ogni cosa al governo, talora anche come espressione di sfogo polemico.
 
Esiste un'attestazione letteraria: «L'avevo detto io! Piove, governo ladro!», Antonio Gramsci.
 
Alcune ricerche fanno risalire anche l'espressione al fatto che durante la pesatura del mangime per gli animali, nei mercati, potesse piovere e quindi la pioggia, inzuppando gli stessi (come fieno, avena, semola, grano e quant'altro), li appesantisse notevolmente, aumentando quindi l'importo da pagare al momento della pesatura: perciò gli acquirenti usavano questa espressione. La parola governo deriva, infatti, dall'espressione toscana "governare le bestie" nel significato di accudirle, pulirle e anche nutrirle. La frase risalirebbe ai tempi del Granducato di Toscana.
 
Paolo Mazzullo fa risalire l'espressione al fatto che il Granduca di Toscana mise la tassa sul sale. La pesa veniva effettuata sempre nei giorni di pioggia e il sale pesa di più quando è bagnato
 
Secondo Maurizio Marcilli, il detto è dovuto al fatto che, in epoca in cui a Roma governava il Papato, dato che la pioggia la inviava il "Buon Dio", il contadino doveva, ad ogni pioggia, versare un contributo allo stato in quanto diretto rappresentante di Dio in terra.
 
Secondo altri l'espressione "Piove, governo ladro!" nasce nei territori del nord Italia (Regno Lombardo-Veneto 1815-1848) sotto occupazione Austriaca. I contadini, tassati in base al raccolto, sapevano che ad annata piovosa con presunto (dai governanti austriaci) raccolto più abbondante ci sarebbe stato un conseguente aumento delle tasse. Da qui l’uso di imprecare contro il governo quando piove.
 
Precisazione: Sembra anche che il detto derivi dall'antica Roma, quando i magistrati ed i soldati romani venivano pagari con grano, vino, olio ma maggiormente sale, che quindi quando veniva a piovere nei giorni di paga, questo, il sale, con l'umidità acquistava di peso e quindi ne veniva spartito meno.
 
L'espressione "piove governo ladro " nasce dalla tassa applicata alla raccolta dell'acqua.

Vi è infine un'ipotesi che fa risalire l'espressione alla tassa applicata alla raccolta dell'acqua piovana ai cittadini che avevano come fonte di raccolta le cisterne alimentate dalle grondaie.

Altre fonti la ricondurrebbero al tempo degli egizi, quando il governo dell'epoca aumentava le tasse nei territori che venivano sommersi dalle acque durante le esondazioni del Nilo, ricoprendo il terreno di limo il terreno era più fertile e ciò dava origine alla maggior tassazione.

 
 
da wikipedia enciclopedia libera
 

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a cura di Ezio Falcomer

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