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Poesia

Il tempo del muschio nei boschi (Quando vi penso).

Lontano…
Più lontano
degl’occhi di mio padre,
fiumi grandi,
sponde perse alla vista
e noi tra i tanti
che spingiamo
tronchi alla corrente
mattino e sera.
Il freddo punge.
Ghiaccio e neve nell'aria.
 
Lontano.
Molto più dietro
di questo mio vetro
ricordo
il tempo del muschio dei boschi.
Non rammento le voci,
ma pioveva e rullava
e rombavano nel cielo
leggeri tuoni distanti.
 
Occhi bassi
a guardare i pesci
passare sotto noi.
Piste distratte
tratti lunghi e ritorni
e spinger di tronchi.
Un senso inquieto
di provvisoria vita
e poi
il pericolo...
Cammino insolito
non scelto
ma obbligato.
 
Scantinati.
Fango e acqua
vecchi e stanchi
fredde capanne
giacigli scaldati
e tronchi tagliati.
Querce umane
animali da bosco
scopritori di terre lontane.
Srotoliamo sfortune trovate
...giammai cercate.
 
E’ così che ricordo
e vorrei non pensarci.
Vado avanti.
Tagliare e tagliare,
rumori della mente
vi sento
qui
intorno a me
seduto anch’io
 
...tra voi.
 

Dal libro dei vivi ignari di sè

Si sta così pieni in questo vuoto dov’è la terra!
 
Perché con fondersi?
 
Oggi è il giorno da diverse settimane, ormai.
Si ama e si odia e si accavallano le gambe
come il Nilo in secca:
demone di sventura sulla sete dei gonfi.
 
Pensare un che diverso, allora.
 
Penso alla frescura che ogni fiamma porta in sé.
La sua lama di rinnovo: un bruciore che langue;
la riconversione della passione rottamata;
il muscolo vero dei calendari.
 
Posto che sia quel fuoco
da bere intero, ditemi se non trema
l’anima che antica
va silenziosa al suo angolo di cottura.

Alessia sulla luna

Vede Alessia i mari della tranquillità
ancora esistono nell'aria senza fiato:
deterso il tempo nuovo da liquidità
intravista di nuvola amniotica.
Vede Alessia la disadorna strada
delle stelle: a poco a poco nei mati
della tranquillità gli angeli. Alessia
deterge la vita prima che sia finita
sui lieti sentieri col cavallo nero:
intanto lentamente aggetta l'albero
l'arancia e il fiore per il
matrimonio di Alessia, a poco a poco
tornano le persone per spezzare
il pane. 

Alessia sulla spiaggia

Sulla spiaggia, Alessia, ricoperta
di sole e una tela di cielo sulla
pelle. Giocano i bambini ai castelli
di sabbia e Alessia pensa a quando
avrà un bambino. Guarda Alessia
le cose del mare lamine di luce
delle onde.Guarda Alessia e trasale.
Guarda Alessia i bagnanti a perdifiato
come delfini nuotare.
Alessia in forma di sole ad abbronzarla
Alessia con cosmetici e olio solare.
Alessia con costume rosapesca
Alessi che beve acqua minerale e ride
Alesia in forma di ragazza felice
Alessia trasale e vede Giovanni
scorge la forza degli occhi.
Alessia nella gioia.

Sogni marci

Il cuore.
Il mio cuore.
il cuore.

il  mio cuore pulsa velato da una calza di nylon,la calza dei banditi.
Un bandito  che sfugge  alla morte,ma che fugge anche all amore e all estremo dolore.

Perche' troppa morte ha atteso.
Troppo dolore ha sepolto.
Troppo amore lo sta strozzando

Il cervello.Il cervello.Il cervello.
Solo sogni marci.
Tanti fotogrammi.
Nessun suono.

( con gli occhi bendati.)

Scrivo e cado per terra

pezzi di vetro incidono dolcemente.
Li lascio fare, le parole decidono la profondità
io non mi muovo mentre loro trovano tutto
tutto quello che è nascosto,dimenticato
non faccio nessuno sforzo,nessuna iniziativa.
Solo muovere velocemente gli occhi,le dita, in silenzio
ed in silenzio soffrire.
Ho bisogno delle parole come una pianta ha bisogno della pioggia,
Ho sete della sublime emozione che zampilla dalle fontane del  palazzo della mia anima,
Ho fame di tutta quella carne lasciata ad abbrustolire tra le pagine,
Ho voglia di essere tramortita dall'amore
decido di sussurrarlo a me stessa,perché i pezzi di vetro sono miei.

-->

Sotto gli occhi.
Nelle vene.
Le unghie dentro la pelle.
La luna si copre la bocca con mani fatte di nuvole.
Accendo un'altra sigaretta.
Sorrido.
Pura adolescenza.
Io, seguendo l'inchiostro.

 

Perversamente mia
Musa*

sempre a discrezione

  a te nulla facente,
non disturbare
le trattative
 
 trattano
i grandi
dettagli
 
 intanto
la polvere
scende 
con discrezione
sui quotidiani fatti.
 
visi arcigni
vuoti d'interesse
rilanciano la palla
 
e ogni granello pesa.
 
 
avvolti  solo di paziente
misericordia
 noi e il tempo
spilucchiamo amari secondi.   

Il giorno delle nozze

Candide nuvole
- leggere, sognanti -
in balìa degli eventi.

Haiku (5-7-5)

 
giorni di_versi
e intorno primavera
tonificano

Insonnia

 solo la luna illumina la strada
a cascate d’argento in pozze fonde
 
parole a fiotti a mucchi a litanie
perturbano l’alfabeto greco delle onde
 
-come uno stalker cerco il passaggio
stretta tra segni e significati-
 
poi me ne sto lì
a spenzolare nel vuoto
 
nel precario equilibrio
d’un baricentro immaginato
 
 
 

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