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Poesia

una rosa ..

basta una rosa ..

Ancora quella lama che trafigge
non basta andare ai tempi medievali
di cui ricorre nota d'un martirio

quando il rogo bruciava l'innocenza
presunta strega condannata al fuoco
fiamme non solo d'inferi invocati

da tribunali costruiti in loco
la storia una striscia di violenza
continua ancora nelle strade odierne

oppure nei comuni caseggiati
sempre un pensiero fisso nella mente
a costo d'ottenere il desiderio

violenza ottusa un prezzo da pagare
negli infuocati alberghi di campagna
e povere fanciulle in costrizione

per ottenere un misero salario
da attenti e travolgenti compratori
di braccia e vite nella malasorte

quella giustizia di memoria antica
prolunga quei veleni al nostro tempo
eppure basta poco ai miserandi

basta una rosa per la comprensione
un dialogo d'amore di quel fiore
misura d'empatia d'uomo ed eva

 

Copyright © Lorenzo 30.5.10

Riflessioni sull'amore

Io amo
Quando un raggio di sole buca la coltre bigia e fa brillare come un diamante una goccia incastonata in un filo d’erba
Io amo
Quando i bimbi si accalorano nelle loro piccole grandi dispute; poi si rifugiano tra le braccia avvolgenti e nell’abbraccio amoroso mi travolge il battito di un cuoricino in tumulto
Io amo
Quando il cielo al tramonto si ammanta degli eccezionali colori che nessun artista saprà mai riprendere
Io amo
Quando in silenzio accarezzo e ripercorro con tenerezza le rughe che si vanno evidenziando sul viso pacato e sereno dell’uomo con cui divido ogni giorno della mia vita
Io amo
Ogni manifestazione di vita che posso ammirare, amo la gioia, amo il dolore
   
                                                            Silvana Salustro Francone

Quelli del "sabato sera"

 
su lucidi dardi rombanti
a penetrare sarmenti acuminati
in corsa per momenti d'emozione
su nastri insidiosi a giorno illuminati.
a coglier della vita ogni momento
illusi di domar a mano ogni destino
edificato altrove in tanti giorni
senza profitto, solo sentimenti.
seppur vedranno di tra le ciglia chiuse
lo strazio che produce una follia
vogliano l'ultima goccia al cuor mandare
pria che l'arsura se li porti via
per un palpito un ultimo saluto
a chi della loro esistenza fu natura.

H come Habitat

 vedrai la luce nello sguardo
come riflesso di questa pietra levigata
che muta
allo scorrere ampio delle nuvole
accerchiata
dalle cicatrici dell'iride
 
 
-ah potenza dell'assenza-
 
 
persino un paramecio ha il suo habitat
non tu
no tu non trovi requie
se non in quel momento spalancato
quel volo planato
dimentico di sé
ma consapevole delle correnti ascensionali
 
 
sai allora qual è l'origine della spirale
ma finita la spinta
lo scordi
e impietrisci nel dubbio
 
 

L'alba di un nuovo giorno

Aveva pianto
guardando il cielo
scuro della notte
dove nessuna stella
si era affacciata
 
Nel buio
quelle lacrime
bagnavano il viso
dolce e fragile
della ragazza
persa
tra i pianeti
sconosciuti dell'amore
 
sola
tra lenzuola
calpestate dalle genti
 
sola
pensava d'aver perso
la sua battaglia
non sapendo che oltre
quel confine sottile
regnava
silenziosa
l'alba di un nuovo giorno
 
l'amore fa sempre il suo ritorno !
 
 

Alla risacca pensa il mare - 2

A quasi giugno il quasi oceano
apre per rinfresco
temendo un certo maggio.
 
Si fa più ampio il golfo e sale;
assume un tono di accoglienza
chiaro alla spiaggia
come in costume e dotto.
 
Niente parte dalla costa.
Nessuno sguardo nuovo ammara.
 
Fila la vela, fila se penso.
 
E’ passato il vento:
camminava sulle nostre gambe.

Noi

Noi
Sotto un cappello
grondante di pioggia
gli sguardi radicati,
il cuore,
una pompa idraulica
impazzita.
Di lampi d’amore
lividi.
 
 

Sospensione

tempo elastico
passato < presente > futuro
gli orologi molli di dalì
tempo-sospensione l'aprirsi del fiore
tempo di blake
sospeso nel balzo
lucente della tigre
tempo diluito non-tempo onirico
tempo dilatato che
scandisce deliri di luce
in una tela di van gogh
tempo sospeso
immobile indolore
felicità animale

Limerick (nonsense/licenziosi)

 
4.
se del posto ch'è dietro, parli grasso
sempre c'è, chi vorrà tirarti un sasso
davanti è cosa nota
solo versi lei annota
so d'esser spesso, peso più d'un masso.
 
 
5.
 come non s'accorge in cotanta spocchia
avere appesi i seni alle ginocchia?
scodinzola per la via
e voglio dir bugia
son belli i suoi capelli messi a crocchia.
 

L'amore

 
è quel frutto maturo
semplice chiaro come un avviso
che piano lo mordi
con le labbra appena
e il succo, dalla bocca
dolce come un pianto
va a impiastricciare
le pieghe d'un sorriso.
appena sfiori
con lo sguardo il viso
sentir quello dell'altro
raggiungerti preciso.
ricordi complici di tempi
pazienti nell'attesa
gioia per minimi gesti
e casomai giusta non fosse
non fu mai pesa.
è mosto che ti inebria
reca pensieri vivaci e sensuali
ti vellica la psiche e zone neurali
lento così tu, la giacca appendi
ella lenta si sfila un guanto
quando l'avesse e intanto
coi visi tra le mani
i corpi lievi accanto
caldi d'un tepor che certamente sanno
lisci come velluto, ancora danno
languida dolce gaiezza
non è vero bisogno
semplicemente incanto.

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