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erotismo V.M. 18

Chiunque si muova

 

I

Ormai è enfasi da possesso; certo, la moneta

è una macina. Se ne avrebbe olio, pare. Non vergine,

Un giro largo d'occhi

Mi lasci solo amore mio
a voler abbattere
le mura senza suoni, conosciute sentinelle
da una guancia all’altra
 
lasci da solo l’impossibile
sapendo quanto facile
sia
dare un giro largo d’occhi

Confessioni di una casalinga frustrata

non posso farci niente se non ho mani
dita agili alacri affaccendate
aperte da tutte quelle «a» al buon mondo
borghese profumato di lavanda
stirato e inamidato
 
i miei cassetti traboccano di informi
accumuli
 
ma la luce che taglia la stanza

Calici d'Ambrosia...

Ti ruberò il cuore
nell'arco di un brivido,
quando la tua lingua scenderà
fra sentieri d'estasi
sarò Angelo e Demone
Padrona delle tue voglie
frusterò i tuoi sensi
con avida passione
dopo il mio delirio
ti farò conoscere
strade nuove

Coglierei il fiore


Coglierei ancora il tuo fiore
con le labbra appena
tra la lanugine setosa
lappare i petali rosati
gustarne il sapido gusto
beandosi del profumo denso.
Sublime  piacere e immenso
godere dei fremiti della pelle
che non bastano i baci.
Irresistibile lusinga
poterti finalmente

Danza con me stanotte...

0796024532_4433970_med.jpg
 
Mi accarezzi 
e mi  sento viva,
viva come mai prima. 
Adesso, stringimi più forte,
toccami,
gioca con il mio sublime corpo
 ti voglio, mi vuoi,
apro i  sensi al tuo sogno
non smettere d'esser qui,

Della torrida passione

solo una notte.jpg

E un tale desiderio
di toccarti,
una voglia di scivolarti
addosso,
togliermi la pelle
ed entrare nel tuo corpo
come anguilla
madida di oscene secrezioni,
avere mani enormi
per stringere nel palmo
seni  e glutei e cosce
e nutrirmi del liquido
del tuo intimo piacere

Mi domini da lì - ©Giovanni Parentignoti

Giovanni Parentignoti
Mi domini da lì, desiderata mia musa,
sdraiato, incatenato tra le tue cosce,
piedistallo di una statua di carne seduta sul mio ventre,
è la tua vagina a scoparmi tra il calore del tuo corpo inebriante;

gocce di sudore scorrono come fiume
e dei tuoi seni stillicidio erotico mi lubrifica,

Dinamica del converso

 

 

Nel corpo siamo indigeni o, forse,

solo malmessi. Serve capire da dove entrammo.

il vento si fa al tratto

 
anche questo ramo specializza il tronco
induce indirizzi agli uccelli
- diresti a vedere come li divide
dai polmoni che perde -
è un sostegno, un catalogo vero - penso
ai letarghi adeguati
talvolta alla neve

per interesse momentaneo escludo la neve

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