Cose Così [dalle finestre]
Su chi cammina in fretta, un'acqua fresca s'accanisce di strisce trasparenti e vento.
Vento ai mal di gola.
Un cane porta il padrone al guinzaglio, uno tira e l'altro si punta.
Questa è Mestre, signori.
Manuela
- Blog di Manuela Verbasi
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Chiocciasse un mormorio di pace
P.s. ma si può ancora scrivere così?
- Blog di taglioavvenuto
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ho rivisto il tuo sorriso..
ed è così che per un momento ho rivisto il suo sorriso..ampio e sincero.. simpatico e dolce.. ora il mio cuore batte per qualcun'altro,
ma lo stesso rimane il più bel sorriso del mondo....
- Blog di cuore.innamorato
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desideri
Ogni pensiero, ogni respiro della notte, ogni raggio di sole, ti penso e non vorrei.. non potrei.
Sei il mostro del mio incubo da cui non vorrei mai sfuggire, il mio primo volo libero carico di energia e voglia di amare... senza catene, ... ma mi infrango contro un duro muro di cristallo,... perché?
Ti penso e non vorrei, Ti voglio... non dovrei...
- Blog di sognatore
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Te lo giuro.
E sentirai il mio respiro,
ed in esso troverai
illusioni e dolori.
E non parlerai,
ti limiterai a cercare
una briciola della mia presenza.
Siamo solo due fantasmi rannicchiati
alla ricerca d'una realtà
in cui vivere davvero.
T'aspetterò in un sogno.
Te lo giuro.
- Blog di stellasenzacielo
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Il babbo scemo
Loro non si divertivano, specialmente le prime volte ma, li prendevo sempre di sorpresa. Mi stendevo - il pomeriggio per lo più - sul letto grande, su una copertina scura o un tappeto scendiletto, a volte, due grandi guanciali bianchi sotto la testa, le mani incrociate sullo sterno, niente corona, che mi faceva senso. Lei, la moglie, non veniva più, i figli, grandicelli ormai, sebbene mi mandassero regolarmente a quel paese, subivano il rito, insofferentemente. Principiavo, con voce impostata :"vedete cari figli_uoli, vostro padre parte, è tempo di andare, va nel mondo dei più, senza veri rimorsi e molti rimpianti, sperando che voi abbiate il giusto senno di portarvi bene nella vita che ve ne verrà agiatezza e felicità"; poi sbarravo gli occhi e mimavo l'esalazione di un tragico respiro, lungo e definitivo come senza appello. Per quanto mi scuotessero non davo segno, non reagivo, finché non mi facevano il solletico.
"Pa', non fare lo scemo, dai..." era l'invito, tra il faceto ed il serio. Mi tiravo su, con una punta d'amaro ad increspar in basso il taglio della bocca, finiva in riso, . Qualcosa, da un po', mi aveva rubato il vero sorriso.
Come canta Enzo Jannacci, "...vorrei andare al mio funerale per vedere se la gente piange davvero, scoprire ch'è per tutti una cosa normale e sentire, di nascosto, l'effetto che fa". (libero adattamento)
- Blog di Bruno Amore
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Pietro dagli occhi indaco
Nato dalla morte,
splendi di vita.
Cresciuto dalle lacrime,
invecchi col sorriso.
Strappato con egoismo
al cielo,
emani così tanto calore...
Partorito dal freddo ventre della guerra,
sei la resurrezione della tua terra,
Pietro dagli occhi indaco.
[Dedicato a chi ha saputo nascere e rinascere dalle ceneri della guerra.
Dedicato a Sarajevo.
Dedicato a Pietro.]
- Blog di stellasenzacielo
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Dolcezze al tramonto
- Blog di fantasia
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Così, come così
- Blog di taglioavvenuto
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Il portiere di notte.
(un rapido sguardo ammiccante decide il percorso preciso
le chiavi sapienti dischiudono l’accesso al nuovo paradiso
lui che comanda discreto il circo di spettacoli ed arte varia
dal banco assonnato annuncia il ripetersi dell’ars amatoria)
il lift con sorriso complice ti accompagna al primo piano
non hai bagagli con te, ma comunque lui tende la mano
con fare distratto lo guardi e gli allunghi una banconota
poi chiudi la porta e interpreti la parte da te conosciuta
trilla il telefono e “pronto?”, mentre lei si attarda in bagno
urli al portiere di notte “Cristo! stai infrangendo un sogno”
con voce arrochita e stanca ti risponde l’uomo in divisa
“signore lasci la stanza non accettano la sua carta Visa!”
- Blog di Franco Pucci
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