blog di voceperduta

C'è quel prisma di luce che sforma

le vallate, e un frattale di salici si scuote

d'improvviso come un sistro piangente.

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Avessi avuto un'armonica su cui fiatare, mi sarei messo lì in un angolo, ad aspettare il momento giusto per uscire.

Immagino la tua emozione, dilagante come

 

I tedeschi la vestirono di fustagno, per paura che fosse

altamente contaminata.

Le milizie, oscurate dal dubbio, non la fucilarono su

Sono gli occhi tuoi spaventati

che non ho saputo emozionare.

Attraversare a mani incrociate

le chiassose contrade non ha portato

Ti ho trascritta senza alcuna

memoria, negli angoli compressi

di una notte sfaticata.

 

Sei stato il primo, dinamico soff

Non sono lacrime, no.

C'è chi spoglia questo cielo di risa

una sera soltanto, mentre le griglie

perdono semplicità e ogni

 

 

 

Getto un'ombra sul foglio

 

e tossisco parole accidentate,

 

non sembra poi così sfatato il gelo

delle tue mani.

Anzi.

Come un crepito di corniola denso

 

Irrompi a testa bassa

nel ridere, fanciullo,

devastaci la vita 

un'altra volta e vivi

(Lelio- Alfonso

La prima cosa che notai fu la corsa cipigliosa di lui per le scale.

Non si teneva al corrimano, bensì svolazzava fra i gradoni come se avesse

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