blog di taglioavvenuto

Che significato avrà il mito nel mito?

Qui non è solo il tramandare ai posteri una memoria di un dominio che “necessariamente” doveva avere del sacrale, l’origine semidivina di regnanti e fondatori leggendari; non è solo il dare una giustificazione politico-sociale al sorgere di dinastie, quella cretese, la fenicia, la tebana: Europa e Minosse, Fenicio, Cadmo.

Qui, gli Elleni, non solo hanno superato in fantasia, e varietà e quantità, gli Egizi e i popoli dell’Asia minore loro vicini, i Persiani, gli Assiri, i Babilonesi, ma hanno posto le fondamenta, rubando qua e là e mettendoci del proprio, di tutta la cultura dell’Occidente, sia quella filosofica che quella teologica.

Sono tre semplici muri e una vetrata

il cielo, salgo di lì

saltando sottobraccio

per l’estate

Un palloncino che volevamo

far salire

premendo le labbra di parole

Di una aurora ostile, e bella nello stesso modo

rimarrei l’idiota

meglio così

dove i fiori pendono dai rami, i campi in treno file

-         Dove va l’oceano? Perché dovrà pure andare da qualche parte.

-         Non ti preoccupare.

-         Non mi hai risposto.

-         Perché non è importante.

-         In che senso non è importante?

All’età della mia ultima impresa, forse

le rotule avrebbero fatto una secca giravolta

astraendo il disequilibrio

il perso

Troppe volte

La mente ha ordinato di fermarsi ai muscoli

Prima di un viaggio, e dopo

In mare e camminando

 

Guarda l’inquieto, là in fondo

tra le spighe, sotto, pari alla terra

assenza bruna

 

colano sulle ruote luna