AnonimoRosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

To prevent automated spam submissions leave this field empty.

Commenti

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

Nuovi Autori

  • laprincipessascalza
  • Peppo
  • davide marchese
  • Pio Veforte
  • Gloria Fiorani

blog di Piero Lo Iacono

50- La luna ingravidarsi 7 volte ho visto

 
 
La luna ingravidarsi 7 volte ho visto.
L’occhio mai sazio cadere

Svibra l’attesa

 
Svibra l’attesa e s’impiuma
di garriti estivanti.
Svelte svolano le ultime rondini,
ebbre di svivere,

L'eremita eretico

Come i sordi sommersi nel loro squarcio.
L’alba è sera e la sera alba.
Nascosto nel mio ritiro
come la refurtiva di una rapina

Spleen è Sehnsucht

E pianse Alessandro (1) vedendo 
i confini del suo regno. Perché 
ora non c’erano più terre 

O quale aureola incorona

O quale aureola incorona
la giovinezza di questo mattino!
Andiamo per valli e per colli! Presto!

Inconcludenze?

 
Col bisogno del mare
non accetto me stesso

Keepsakes (how far will you go?)

 
Che garanzia mi lasci del tuo ritorno partendo?
Con la casa, amor mio, anche me hai esiliato…
E io ogni cosa ho lasciato come tu ci hai lasciati.

Accecato dai girasoli di Van Gogh

Accecato dai girasoli di Van Gogh.
Shock degli occhi à la coque!
Dovrei poi al buio riabituarmi.
Tuorli senza albume.

Sputavamo i nòccioli delle ciliegie

Sputavamo i nòccioli delle ciliegie
sulle parrucche delle signore
con una cerbottana col telescopio
dal settimo piano di un hotel a cinque stelle.

Rage et impuissance

Rose di carta igienica strozzo
nel torchio delle mie mani adunche.
Cavo gli occhi elastici di una pupazzola
e le sue flaccide braccia di lattice.
Voglio il solito latte di renna per lavarmi i piedi
e ammorbidirmi i peli e i calli della carne.
 
Ogni specchio mi impone di guardarmi.
E a sé mi trascina col fiato contrario.
Cocciuto mi clona, mi duplica e tutto mi rinfaccia.
Ma frantumarlo sarebbe moltiplicarmi.
Così d’impulso in faccia gli sputo.
Poi il meno peggio m’incoraggia
al pensiero d’un male peggiore:
lo spregio di guardarmi e non vedermi!
Riprenderò a parlarmi allo specchio nudo.
Davanti ai miei occhi che mi guardano
come sorrisi senza volti.
Devo migliorare l’immagine di me a me stesso!
 
Col rasoio faccio a spicchi un limone
(come uno di quelli nello shampoo).
C’è come un telefono che mi squilla
a intervalli nella coscienza
e intenti e intenzioni m’interrompe.
Poi mi faccio cattedrale gotica
e fiero mi slancio
con la mia selva di pugnali appuntiti
puntati contro il cielo.
 
 

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 0 utenti e 2833 visitatori collegati.