AnonimoRosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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blog di matris

A Mosco per il suo viaggio in India

Claudio Rocchi passaggio in india: vedi  y.t.
 
dedicato
 
a Mosco
 
ciao mao

Origami di sale

Sai capire il sogno di un momento
sai ricordarlo fino a sera
sai raccontarlo ariosa al mattino che nasce.
Ascolta o bianca creatura
Iside assorbe il fumo delle braci
e ricco il bottino accoglierai al ventre
rime rese al mare che le bagni
permeate di notte ed il brivido

Principi di fisica organica

Vivo le mie notti nel soliloquio di un condannato alla vita grama
Spacciavo la mia serenità all'angolo
di una strada rotta di nervi e ragazzi
scassate le realtà rutilanti, scegliamo il bianco per annoverare la sbornia
processioni di filossere transitanti nelle vie del signore

Per Sid... la notte non è senza scopo, aspettiamo la celebrazione dei topi

16000 anni sono passati dalla camera degli assassini, dall’attuale Eden Turco alla costruzione dei dolmen chiamati ora Stonehenge.

buio nella mente..

S'infilano le dita nel buio delle narici
attente a scrivere voluttuose circonferenze
braccate le scienze impiastricciavano
le mani, all'occorrenza, sollevavano pesanti dubbi
il tavolo fruiva dei vari contatti
scriveva il pensiero su buie tracce
metamorfosi di parole tradite
da scriccioli inalberati tra le siepi

13- Il migliore dei mondi possibili - la terra

Accetto tutto dalla terra che mi ospita
l'usignolo ed il pipistrello
gli elaborati suoni
e le geometriche angolature
rese ancora nel gr

Agosto ed il suo calore

Attimi indecisi se entrare in scena o no
le rive del fiume assolate nel caldo tedioso
il pomeriggio latente bivaccava
tra un caffè e l'altro una sigaretta fumava
misera la sorte del premio sottratto
scuse inventate ad hoc a perdifiato
odore di sabbia bagnata

Pesi morti

Il mondo si faceva in noi
abito di speranza
il lavorio della sega circolare
nel bosco
tagliava fette di calore
dagli alberi depressi

Allietiamoci dei nostri debiti.

Jimmy l'indiano era assolato quel giorno
le immagini stancavano gli occhi
terra laggiù, non desiderava altro.
In quel mare di qualsivoglia natura
nel traffico argenteo sulla strada crociata
cupa e rancida la notte negli occhi.
Angoli acuti di vento gli anfratti sibilanti

Quel giorno scavavi nel pensiero

Perdura dentro fresche pozzanghere
il segno defilato rosa
pochi sanno cosa s’insinua nella mente di un cavallo
prima di una corsa snaturata dal morire al via,
breve il trotto ed il tratto
passava al frastorno calice di merito un dito di vino
apparso tra le tua mani

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