Scritto da © matris - Mer, 29/06/2011 - 19:26
Perdura dentro fresche pozzanghere
il segno defilato rosa
pochi sanno cosa s’insinua nella mente di un cavallo
prima di una corsa snaturata dal morire al via,
pochi sanno cosa s’insinua nella mente di un cavallo
prima di una corsa snaturata dal morire al via,
breve il trotto ed il tratto
passava al frastorno calice di merito un dito di vino
passava al frastorno calice di merito un dito di vino
apparso tra le tua mani
la china dei tuoi fianchi parlava
il fio che dipanava la silloge.
il fio che dipanava la silloge.
Prima un vetro
poi scheggiava nella via il suo canto dai botti ovattati
il ritorno del pianto che ride e spera
il ritorno del pianto che ride e spera
sà e tace impresse parole fuori dal selciato
acciottolato nei sandali aperti.
Spetzli e arance tagliate riso e amaro calice
Spetzli e arance tagliate riso e amaro calice
nel castello di viole contratte
dal freddo di una non estate brumata
dal sapore delle tue labbra socchiuse al gelo
scuotevi il pensiero
scuotevi il pensiero
ed io, te ne ero grato.
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