Scritto da © matris - Gio, 01/09/2011 - 00:21
Accetto tutto dalla terra che mi ospita
l'usignolo ed il pipistrello
gli elaborati suoni
e le geometriche angolature
rese ancora nel grembo d'un vortice d'aria
presenze, accenti verdi, intensi bagliori
smeraldini sprazzi di luce
invasioni di lamenti
organi a canne
passate le dieci si rincasa ogni dove
poi il veloce fremito di foglia
il greve suono della terra che gira e gira.
Resti di case all'angolo retto
delle spinose rose, il mare, il tuono,
il mistero annoverato
ogni giorno AGLI occhi
increduli e sopiti, dentro,
il calore e la forza della vita.
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