blog di Manuela Verbasi

La mente e l'anima non sono materia, quando ci si innamora di queste, l'assenza si riempie di sostanza

Sono sempre stata incuriosita dalla vita degli altri, ed è per questo che passo le mie giornate a spiare i miei vicini. C'è una coppia con figli proprio sul mio stesso pianerottolo, li sento entrare in casa ed io mentalmente entro con loro osservandoli aprire la loro porta dallo spioncino.

 

 

Now, you’re moving my thoughts,

You, who fills your iris with sun,

Burning my chin, knows the

Sirens’ song over the sea, you

 

Have the strength and immensity of the sea

 Egli era come un fiato pesante, nel giro di un tango riempiva la stanza della sua alitosi dovuta a cattiva digestione di poesie non sue. Ci mise tutta la volontà che aveva, quella che non aveva se la fece prestare da due amici pagando un tasso piccolo, qualche commento quasi sempre pari a una sonata di Mozart.

Allena il prato

squadra di viole

dal mezzo cielo

 

scaldano di luce

rifrazioni clorofilla

 

allontanar di voci

dondolano il ramo

prima di domani

 

chino

il giorno ascolta

 

Offuscata d'acquerelli

colla di zeri

 

A sera la smorfia seria

la piega ad arco secca

l'espressione ogivale

 

Attese in legno di bosso

rincorrono e superano

il tempo che non ho 

 

 

Talco e vaniglia

l'incedere di frittelle

vestito lucido di broccato pesante

e una parrucca a boccoli

nell'alba del poi

sotto un neo a matita

scomparsa comparsa

 

L'impronta ciondola 

folle d’un sorriso 

                      inciampa

Alito, sei ad entrarmi,

o sono il sospiro

che non sapevo?