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blog di Bruno Amore

Che bestia sei?

 
M'han chiesto, che animale sei
nell'animo
d'impulso m'è venuto di pensar leone
potente e fiero, quasi una icona
sarà così per troppi, non funziona
per via di quel che penso e come sono
m'è sembrato poi, meglio licaone:

La sinfonia di Down.

 
Vorrei possedere anch'io
un gene come quello
che mi facesse esser diverso
recitare la vita in modo naturale
senza dover apparire o essere
come questo l'altro o quello
ch'è un talento vero eccezionale
seppure mai nessuno lo vuol vantare.

Limerick anch'io

 
45. (editare necessario est)
è vera equipe medico ostetrica
per certi versi ginecologica
su rossovenexiano
il travaglio abbreviano
ti fanno nascere un libro angelico.
 
 
 

Ti prego fermati qui

 
Ti prego, fermati sulla soglia
quando sarà il mio viaggio
quello ultimo: non puoi venire
devo andare da solo, come solo
son venuto al mondo
e prima di tacere, ho cento cose
da scegliere, tra quelle che voglio portare.
Non approveresti di quel ricordo di te

La chimera nel sole.

 
Il sole che ha sparso calore
tutto il giorno in tutto il mondo
s'immerge nella liquidità del mare
a ristorarsi per il giorno che verrà.
E quando l'alba si fa rapire dai suoi raggi
con pallide ambizioni di rossore
da dietro le colline lentamente sale

La crocifissione (delle gazze)

 
Ogni anno, come una ricorrenza
nei mesi appresso la Pasqua del Signore
gli sprovveduti devoti di Artemide
immolano alla dea gran numero di gazze
crocifiggendole in nome dell' arts venandi
prossima e futura.
Quelle son ree di saccheggiare nidi
cibandosi di uova e di nidiacei

Sarà un piacere morir.

 
Non sarà un ceppo
quello su cui poggerò il capo
il giorno tal dei tali ma
il cuscino di piume
della consolazione.
Da quest'alveo
per lo più scosceso
mai son davvero risalito
e camminare sul greto di rifiuti
immiseriti d'abbandono

Un bacio e mille bocche.

 
Ho labbra per mille bocche
ma soltanto quella vorrò baciare
quella che il suo al mio respiro
senza ritegno vorrà mischiare.
Non cerco pace nelle sue carezze
dovessi tutti i giorni maciullarmi
nell'ansia e pur nelle amarezze
ma che riempia l'anima mia stanca

Fiori d'acacia

 
Che bella morte fanno
i fiori d'acacia
nevicano sul prato verde
dolcemente cospargendolo
e pare allegrezza.
Fisso da tanto il fondo
della tazzina di caffè
leggendovi un treno scuro
che sfumando va via.

Partendo da Itaca

 
Quando la vita senza complimenti
m'infilò a forza i calzoni lunghi
strappandomi dal torneo di bighelloni
persi a dare un senso ad un'erezione
furono gli occhi neri più d'altra cosa
a pizzicare le corde tese dell'anima
coi pensieri che covavano emozioni.

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