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blog di Anser

Quell'altrove di stelle che ci nutre il cuore

Lascia che il vento passi
con la lentezza contadina del grano
a tracimare
dalla presunzione del cuore
una parola.
Che non sia, la notte
spunto di dolore, sogno sudato

Bambine ad arpionare hijos de puta occidentali - Elegia per Cuba

Costa due soldi il “Guayabita de Pinar”
e ti guardavo sculettare di rimando
sull’avenida Santa Catalina, che la notte
e’ una femmina con occhi che fan moneta

Affinchè tutto appaia un sorriso (così è se vi pare)

Chiari, la casa del pittore e la poesia - Dedicata

 
dedicata a Angela Argentino, Emma di Stefano, Regina Resta.
 
Chiari è una cittadina vicina a Brescia.
Cosa c’è a Chiari? Non lo so. L’ho appena intravista, non ho avuto il tempo d’annusarla. Una cittadina di pianura, come ce ne sono tante. Tantissime.
Probabilmente con la stessa rassegnata monotonia di tutti i paesi di provincia, con quel cielo troppo grande sopra, e l’orizzonte che non si posa su nulla.

32 - Non esistono approdi di vento

Gli anni sono e non sono,
dividono angoli,
premono la voglia di sete sino a lambire
ogni cresta d’onda, il fiato,
a sfinire ogni notte
in uno iato d’amore.
 
Luccica ogni passo

Perchè si va da San Marco a Cannaregio (Venezia, trenta aprile duemiladodici)

Ad ogni incrocio d’ombra
s’intravede l’orbita vuota del tempo,
il ghigno beffardo del cielo.
Non rubare baci a Ca’ di Dio
che sono fantasmi a sbiadire

Non esiste amore, ricordo d'orgasmi

Suonano, le campane. A pasqua.
Sui rutti di noia del mondo
(e del cielo)
sul silenzio della neve
bevuto da terra avida,
come il nostro cuore, di baci,

Ciò che pare, ai nostri occhi, un infinito mare

Sarà mai possibile
aggiungere note al cielo
senza perdere il silenzio del cuore
e quelle mani intrise
dell’aceto di dio?
 

I ballerini giocano di gambe nei tanghi di Baires (impalpabili transumanze di cuori)

I ballerini giocano di gambe
nei tanghi [osceni] di Baires,
l’orchestra suona orgasmi di tromba
per ogni frusciare d’occhi.

Appunto di viaggio dalle dune di Mimizan (ed ogni cosa è sospesa nel tempo, nel silenzio)

 
 
E’ quel confine incerto tra terra e mare che non si può definire. E’ tutto sospeso, conteso. Indefinito e indefinibile. Sulle dune di Mimizan, di fronte l’Atlantique.
 

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