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L'ombra dell'amore

 

Dai, parla,
come profuma la tua voce,
dimmi fiumi di parole
che fanno sognare.
Se mi sfiori il braccio
Si sprigiona un uragano
Nell’aria silenziosa
E ritornano versi
a lungo cercati.....
“ amore, come gode il mio cuore” .
Se non mi parli
L’ombra danza,
non vi è amore.
Non vi è nulla.
Sento il vento
Che si slancia,
L’ombra avanza.
Ci sono amori
che vivono per un minuto
O per l’eternità.
            Renato Finotti    

Sotteso lunare

Sotteso al tempo, al tempio delle cose
di sempre nei giorni dei mattini d'azzurro
assolato sulle edere sui sempreverdi
di sempre o sono i morti dalle abetaie.
Venite!!!! Venite!!! Venite!!!
Nel tempio il profeta del tempo sotteso
alla vita gemmante in risate belle e rosa,
sorsate di acque sorsate di vino,
Vengono i morti con silenti passi
non sono nulla, lettore amico nel mentre
non a caso spicca in volo un volatile.

 

attesa

Ti sono complice
in questi giorni di astinenza da me
 
Mi insegno la pazienza
mi pento e mi dolgo e sorrido
per la troppa vanità
che mi fa raccogliere cenere dal capo
per bistrarmi gli occhi di nero
 
Quando tornerai
sarò bellissima

Scherzetto o dolcetto?

sospeso nel buio soffice e soffocante
pupille dilatate per lo sforzo immane
la ricerca della luce provoca dolore
affogo lentamente nella nera bambagia

chiarore traballante come lume di candela
proietta sul muro ombre inquietanti
la nenia stridente giunge agli orecchi
l’acre odore di zolfo affoga le narici

il sabba è iniziato io ballo nonostante
la nenia mi prende, mi ammalia, mi strega
Halloween è tornato e per una notte
gli incubi e le streghe saranno padroni

non ho la forza di sottrarmi al gioco
neanche la voglia, ad essere onesti
dimentico di tutto il buio mi inghiotte
torno bambino, “scherzetto o dolcetto”?
 

Baci di carta

Ah quanti baci di carta
ti ho dato mia musa.
quante frasi d’amore
ti ho scritto
ti bacio...
ti bacio...
ti bacio...
quanti fogli di carta
di rime amorose
ti bacio...
ti bacio...
ti bacio...
quanti baci
baci di carta
ma quando ti bacio ?
quando davvero ?
tu sei
la mia rivoluzione
quando apriamo il fuoco
mia musa ?
                  Renato Finotti

Le tue labbra

Labbra, le tue labbra
che sfioro con le mie respirando il tuo respiro.
(Lingue che danzano assaporandosi).
Labbra, le tue labbra
sulle mie ancora mille e più volte
Labbra rosse, turgide e bagnate
che esplorano i sensi con sospiri spezzati.
(Piacere trattenuto e carne impaziente).
Labbra, le tue labbra
umide di saliva e lacrime
dolci come le fragole e salate come il mare
Labbra, le tue labbra
dove sono morto e rinato
infinite volte.

Franco

Contrasti d'autunno

Ti cerco

Ti cerco
ti cerco ovunque ed anche oltre
ti cerco sulla mia stessa immagine
nei miei occhi
nei pensieri e nelle mie parole
ti cerco per le strade
ed anche tra quelle che non percorro
ti cerco tra la gente che conosco
e tra sconosciuti che neppure guardo.
Ti cerco nel mio letto e nei miei sogni
nei miei giorni e nelle mie notti
ti cerco tra il vento e tra la pioggia
ti cerco sulla neve candida e pura appena posata
sulle barche ferme al porto
e su quelle che vanno per mare.
Ti cerco nello sguardo di un bambino
tra il sorriso di mia madre
nelle sue carezze e sul suo seno
ti cerco tra gli Angeli del cielo
e sugli altari delle cattedrali Sante
tra le campane a festa e la gioia di una sposa.
Ti cerco nell’azzurro del cielo di primavera
e tra un prato di papaveri rossi
ti cerco sulle valli, sulle alture e sui monti
ti cerco alla sorgente
lungo il corso e alla foce di un fiume
che bacia il mare.
Ti cerco e semplicemente ti trovo:
sei presente sempre nel mio cuore!

immagini come memoria

di Odo Tinteri

fuori dal copione

fuori dal copione
 
impietrita
bloccata
con la bocca
spalancata
non
farlo
non
provarci
mai più
è forte
il gelo
dentro
adesso
non cambiare
il copione
che
da
bravo
attore
reciti
ogni giorno
non scendere
dal palco
declamando
una verità
che
mi
uccide
Vorrei
uscire
dal teatro
adesso
ma fuori
piove
forte
troppo
forte

 

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