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Frontiera

 

Di sbieco prudono rancori e stalattiti
in questa tiepida mattina d’ingresso ai morti
l’anima si squadra di tanti nonsocché
è una baraonda che va all’assalto all’assaggio
spericolata derapata in faccia al moloch
sbiellano le attese e i catechismi
contano solo decisione e intensità
nell’incoscienza di prendere il volo
un vivere maleducato insofferente
una schitarrata alla hendrix
un mordere seni smodato e cannibale
stantuffare ansimi alla Frontiera
bersi una sorsata avida in faccia ai crepacci
rischio e piaghe che bruciano
febbre e fantasmi
fiato caldo dal naso dei bufali
a bruciare l’orizzonte.

 

 

i pazzi ridono di notte

Intorno a me follie bellissime
rovesciano la mente
e mi schiantano nel buio
ad imparare l'assurdo.
I pazzi ridono di notte
e non importa il gioco di una rima
o la croce di un mondo
che condanna.
Più ridono del rumore
del loro orizzonte,
mentre abbracciano ghiaccio
e confuse lacrime,
più intrecciano libertà
ad alberi e saggezza.
Pure il mio spirito
è gola e bocca
per carestie di ragione.
Noi, maledetti nel sangue
e nel midollo,
sappiamo rotolare tra gli abissi
e ritardare il grido della morte,
stringendo tra i denti altri cieli.

 

Filastrocca di Halloween

The_Nightmare_Before_Christmas

(immagine presa nel web)

 

S’accendon le zucche
s’indossan parrucche
svolazzan mantelli…
questa è la notte dei monelli!
Biscotti e dolcetti
dolce glassa sui confetti
 miele, zenzero e vaniglia
già aleggian… che meraviglia!
Di fantasmi le lenzuola
strappan brividi e urla in gola
pipistrelli e streghe nere
coloran la notte come bandiere.
Se nel buio ti avventurerai
ossuti in frack incontrerai
che a braccetto vanno a spasso
 di cenciose dame facendo chiasso!
 

 

piccoli cose di poco conto

ar/rese

 

 

prendi i miei abiti, dammi i tuoi
scambiamoci i tepori, scambiamoci le idee
mettiamo in riga le pianure, i fiumi
e i pioppi perpendicolari

tu la livella, io l'accidentale

 

 

Guarda le stelle

                Guarda le stelle
                Mia Musa
                Senti come fanno
                Silenzio
                Pensami
                Ti penso
 
                                 Renato Finotti

come quando mi sono innamorato di te

Il pensiero di te accompagna
la mia giornata.
Deve essere che ti amo
se la mia anima sussulta
solo nel menzionarti.
E quello che mi disturba è
non trovare le parole
per raccontare la Vastità
del tuo Universo.
Chissà cosa racchiudi nei
tuoi buchi neri!
Chissà cosa palpita
nei tuoi silenzi cosmici!
Sei Immensità allo stato puro,
e guardarti mi rapisce,
mi conduce in dimensioni
sconosciute dove perfino
le Stelle, intimorite
 

si prostano.

Anime ultime

I
 
Signore, io sono il sasso.
Quello che sul Golgota reggeva il tuo passo
e precipitò inerte nella Tua salvezza.
E sono quello che colpì Abele
ed inerme officiò il suo sangue sacrificale.
 
Sono il ciottolo, Signore,
che armò la fionda di Davide
e una Nazione intera mi vide conficcato nel suo futuro.
Sono il sasso dei Tuoi mille universi
e delle Tavole inascolate che urlano le Tue leggi.
 
Sono il fango e la roccia
e contengo immagini che raffiguro estratte con maestria
e reggo oceani con la loro vita
e terre con cui copro la loro morte.
 
Sono la selce e la ferrite,
la sabbia e la roccia,
sono il primo viaggiatore interstellare
quello per cui ogni mondo è il Mondo!
 
Ma allora, Signore, mio Signore che mai mi calpestasti,
perché lasci che dicano: "Hai un cuore di pietra?"
 
 
II
 
Sì, sono la pietra! Dio mio, sono la Pietra:
delle mille e mille voci che ascolto intense
io ne ebbi nessuna, solo suoni sordi o tonfi.
Ho anime diverse, eppure le contengo tutte.
 
Ogni cosa dell’umana genia con me sopravvive
per me si testimonia oltre la sua tomba

Cercarti

A questo tramonto
che forse ora ci unisce,
attraverso i nostri sguardi
verso l’orizzonte,
io stasera affido il compito
di cercare te
....per sempre.

Franco

Rap del vuoto

Falso distorto pensiero
parole di senso incompiuto
chi guarda il profondo non vede
che specchio di sfondo
di vuoto potere
di nullo valore
è meglio volare
se fosse stasera il momento
mi metto a sedere
e voglio vedere
succedere cose
di sopra di sotto
ma cose
di fatti compiuti
di sogni avverati
di veli squarciati
tesori trovati
d’incanto
sui marciapiedi
di cene imbandite
di liti svanite
e senza persone tradite
tra inganni
malanni
disturbi ed affanni
insieme gioire soltanto.
Se fosse stasera il momento.
Intanto io canto.

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