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Cecilia

Stridono i violini
in agonia,
ali s’inventano
in spazi senza volo.
Suonano, suonano
girano d’intorno,
si fanno rondine
che non sa migrare.

E sono pugno di terra
da mangiare,
d’aria assetati
ignari delle mani,
note superbe
scappate tra le grate.

Pregano adesso
ancora, senza sosta
e tu, di madre assente
e ignoto padre,
regali loro
l’abbraccio dell’archetto,
un corpo a corpo
impossibile
col mondo.

Stridono, Cecilia,
i tuoi violini
dentro un commiato
che non ha parole.
Sarai domani, lieve,
sopra il mare,
l’orizzonte tacito davanti,
come musica
sommessa 
senza sbarre.

(Qs poesia si ispira al libro Stabat Mater di Tiziano Scarpa che mi ha particolarmente colpito. Cecilia è un’orfana sedicenne accolta nell’ospedale della Pietà di Venezia; insieme alle sue compagne suona il violino nell’orchestra dell’orfanotrofio. Ha modo di conoscere Vivaldi e la sua musica, ne subirà l’influenza ed eserciterà a sua volta un influsso sul compositore, ma alla fine dopo aver suonato per un giorno e una notte intera fino a stramazzare al suolo, deciderà di scappare da quella che è comunque una prigionia dove può suonare solo protetta da grate che si erigono tra lei  e il mondo)

Dolce novembre

Non sembrano novembre
questi giorni appassionati
e forse non devono essere
sempre così  i nostri momenti
che ci prendono come una tormenta
e tutto intorno ai sensi al cuore girano
sensualmente deliziosamente
o ne moriremmo dal timore
che il fato invidioso geloso
di questa felicità di questa gioia
come un vento invernale
freddo cattivo ce li porti via.

 

Nuovi e vecchi muri

“ No man is an island”, Leggi tutto »

Odo sogna

Il mio mestiere è costruire sogni da vendere a chi non ha fantasia.
La mia fantasia costruisce avventure a chi non può comprare sogni
I sogni sono nelle mie mani che parlano di emozioni…..le mie,…forse…
Odo ,è un ambulante sulla costa di un mare,…. di desideri

di Odo Tinteri

 

Quando Arriva La Sera Le Nubi S'Addensano

Quando arriva la sera le nubi s'addensano
e tristezza s'avanza là dentro al tuo petto.
Esausto t'abbatti scorato ed esprimi
niente altro che lacrime secche di morte.

Non credi più a niente, non speri più nulla:
dormire, sognare, o forse raggiungere
una pace qualunque - comunque essa arrivi,
questo solo vorresti e desideri ormai.

Ti scorron davanti come su schermo
immagini e istanti felici e passati
e non sembra possibile, non credi reale,
che questo sia tutto ormai morto e sepolto.

Ti dici, coraggio, ché tutto ritorna,
ma proprio là in fondo al tuo cuore di bimbo
tu temi l'assenza, totale e per sempre,
della sola che dava la vita al tuo cuore.

      loripanni

Che ce ne importa della poesia

Ma sì che ce ne importa della poesia
mi dicevi
è solo un modo di far teatro
una maschera greca, un carnevale
è gemere di carne, il punto
è sentire l'urlo del maiale sgozzato
e tuttavia giocare, nonostante
attraversare l'indicibile
che ha l'odore di corridoi e di ammoniaca
quel macero di solitudini
clinicamente testate
è un non cedere nel naufragio irreparabile
io ti ero accanto
mi hai battuto una sigaretta forse
ma c'era troppa fretta di respirare
chi aveva il lusso di fissare negli occhi
l'altro
in quella puttana di letame
che ogni mattina si accendeva di ombra
fitta
come sarebbe bello
non avere tempo di scrivere
perché c'è troppo amore.

 

Perché?

Perché?

corpi straziati da mille parole
giacciono riversi sul ciglio della strada
passo scostando coi piedi le ferite
di chi ha venduto l’anima al potere

respiri affannosi di donne discinte
rincorse nel buio da occhi indiscreti
descrivono atterrite lo strazio perenne
del mondo che ha perso la propria ragione

guardo e non vedo la morte che attende
chi nella vita ha dato la morte
il buio profondo dell’anima insegue  la luce
sperando  il ritorno di un altro mattino

vivo?

In un giorno di pioggia nebbioso

PICT0002
Anzi tempo mi sono svegliata
in un giorno di pioggia nebbioso,
una pena soffusa l'ho incollata
addosso come un manifesto al muro.
Inutile frantumarlo sulle labbra.

C'è nell'aria una penombra strana
che confonde il colore dei gatti,
ma resta ancora luce per lasciare
dietro sé un residuo che trascina
il senso perduto delle cose e allarga
lunga l'onda sull'erba del giardino.

Oh, restare abbracciati e scambiarsi
consolanti presenze e rimpianti
a frammenti minuti! Allora il tuffo
nel buio, insieme, sarebbe più veloce
e una scintilla farebbe capolino
all'orizzonte a ricordarmi che esiste
 il sole che, dentro, illumina e riscalda.

Quel brivido dagli occhi.

 
Acquartierata in un sobrio comò prima del letto
un’eco di giubilo sobilla le camicie ad impalmare
i tuoi fragili sottanini cuvèe.
Li indossi a pelle e gli occhi
inoculano brividi che lievitano sudori.
Se i pori potessero aprirsi a dismisura
tutto il sangue prenderebbe il posto delle braccia
ora tese come un ponte di liane sovraccarico.
All’angolo delle ulne manca una curva calma
e le mani protendono febbrili
il loro assedio alla torre delle spalle.
 
Sulle merlettature, fieri capezzoli bruniti
avanguardano l’ansia della presa.
Una massa di fili dorati rastrella l’aria
ventila il mio viso e rende irta la pelle:
tendo a te come un nembo al temporale.
 
Ora le dita sono pioggia di giavellotti
sulla testuggine del tuo ventre:
si contrae, palpita, rilascia l’aria in un ah! monocorde:
gemito o tutta un’orchestra nel golfo mistico del pube?
 
Avrò sere per sondare quella tua terra
e mi restituirai ogni gemma di peccato.
Quei ricordi di te di me delle tazze sporche nel lavello
delle orme di sabbia all’ingresso di un bacio
prima di ogni parola sulla pelle.
Parole che parleranno lingue chiare
storie composte a vita da graffiti
nel disegno rapido dell’età che media.
 
Avremo un nuovo limite sul nostro arco di schiena:
superate le colline degli anni
il brivido negli occhi arrotola il profilo del piacere.

La Nostra Passione

Fuoco intorno a noi…
Arde nei nostri corpi…
Brucia sulle nostre labbra…
Sei dietro di me..
Mi sussurri parole d'amore,
il mio cuore accelera i battiti
Scottano le tue  mani
Sul mio seno
Sul mio corpo
Sento un calore dentro
Che mi penetra
Docile come una carezza
Il mio corpo vibra
Al solo tocco …
I nostri respiri ansimanti
Suonano  una melodia d'amore.
All'improvviso un'esplosione di piacere!
Mi chiedi a chi appartengo,
sussurro che sono tua.
Si tua …
 Passione,
 Fuoco che brucia  nel mio cuore…
 
yasmine73
 
 

 

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