Scritto da © Ezio Falcomer - Gio, 05/11/2009 - 01:10
Ma sì che ce ne importa della poesia
mi dicevi
è solo un modo di far teatro
una maschera greca, un carnevale
è gemere di carne, il punto
è sentire l'urlo del maiale sgozzato
e tuttavia giocare, nonostante
attraversare l'indicibile
che ha l'odore di corridoi e di ammoniaca
quel macero di solitudini
clinicamente testate
è un non cedere nel naufragio irreparabile
io ti ero accanto
mi hai battuto una sigaretta forse
ma c'era troppa fretta di respirare
chi aveva il lusso di fissare negli occhi
l'altro
in quella puttana di letame
che ogni mattina si accendeva di ombra
fitta
come sarebbe bello
non avere tempo di scrivere
perché c'è troppo amore.
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