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Ha Memoria del Buio, il Girasole

(immagine di Katarina Solokova)

 
(Nel paradigma teorico)
 
Screzia rugginosa lacrima
i fogli del cielo all'iride lisa,
nel varco scucito d'autunno
al vago ricordo di vite sfumate,
giocate al bivio delle ipotesi
e concluse senza giorni e notti,
da incastonare al petto, fra i gioielli.
 
(della distribuzione dei fulmini,)
 
S'appresta al rito l'ombra
che cola ai fianchi del pensiero,
cullando fantasmi incompiuti
e angeli smunti di parole, soffiate
via dal vento armato d’artigli,
facendo coriandoli d’un nome
già disperso tra i fiori d’inverno.
 
(è distratto, l'acquoso destino,)
 
Dalle vene l’incenso
Tra le dita il cielo
Le radici nel cuore.
 
(a donarmi la moda più alta.)

Campagna per la salvaguardia del commento equo e solidale

oggi 30 novembre, è la giornata mondiale del commento

per partecipare, leggi 3 testi a piacere e commentali

Se ci prendi gusto, puoi farlo anche tutti i giorni: non crea dipendenza e non dà assuefazione l'essere disponibili non ha controindicazioni né effetti collaterali, aiuta a perdere peso nei soggetti sovrappeso, fa crescere i capelli anche nelle piazze desolate, agli uomini orsi e poco propensi ai rapporti umani, stampa in viso un bel sorriso spontaneo; aumenta l'appetito ma solo ai magri, e nei soggetti bassi, vi è un aumento dell'altezza già dopo tre settimane, il colesterolo si riduce sensibilmente.  Alle signore estirpa i peli alla radice evitando la depilazione, elimina la ricrescita. Chi è single, trova un compagno,  perfetto, come  quello che ha sempre desiderato. Chi ha un compagno potrebbe anche perderlo, ma solo se il rapporto è già finito ed irrecuperabile. Garanzia  totale, soddisfatti o rimborsati. Leggi tutto »

Argini stanchi.

singhiozzante
tra rami secchi
senza vita,
pietre ormai stanche
invecchiate dal tempo.
Percorro gli argini
a passi ormai
sfiniti.

Es o Im

Esplodere o implodere? Questo è il problema.... se sia più nobile fermare i dadi scagliati dall'iniqua fortuna oppure metter mano all'aria e sorridendo lasciarli roteare.

Osservare... attendere...sperare forse...oppure...

..esplodere... meravigliarsi  dilatare le nubi e speranze...gettare la frusta e le redini e correndo gioire, morire pure, ma non fermarsi...mai... evadere, colorare l'aria intorno con l'impeto delle passioni, varcare il possibile, divampare... portare tutto il cruento apparato del vivere fuori dal controllo, dai margini di carne, dal logico, espandersi e cosi grave; infuriare come il vento e la tempesta, come il sole e una stella bruciare... illuminarsi, brillare le invidie e le superbie tutte, stupirsi e infine avvilupparsi a quel ninnolo di vanità per credere possibile qualsiasi somiglianza a Dio, morire forse... sognare... e non fermarsi.... mai...

Ma chi vorrebbe accettare le angherie dell'eterno, le beffe della non scelta, i calci in faccia che l'emerito intrepido riceve, gli sputi e le tracotanze degli eventi...le impavidità dei muri.... chi davvero vorrebbe ascoltare il suono dolce e proibito di un sorriso negato... quando davvero potrebbe risolvere il tutto con il semplice indice poggiato alle labbra...

Silenzio. Leggi tutto »

Portammo la nostra malinconia

La strada impolverata
saliva ripida sino alle tette di Maria Guevara
e rapido il sole
svaniva all’ombra dei cannoni.

Avevamo denti sani
capelli lunghi
e raccontavamo storie
ai pescatori di perle
che con viso stupito
guardavano i nostri occhi.

Le donne danzavano ai nostri fuochi
e c’era sempre una chitarra
con una corda in meno
come i tamburi
al ritmo ossessivo
del nostro coraggio.

Avevamo mille colori
e mille emozioni
e nessuno predicava di paradisi
e inferni
accanto ai nostri accampamenti.

Per amore
vendemmo manghi e papaye
e succhi di cocco
bevuti alla luce di una candela.

E sulla cima
della montagna più alta
delle tette di Maria Guevara
facemmo l’amore
una notte di luna piena.

Poi,
andammo via
tutti
tra stelle marine
e palme
lasciando sulla sabbia
il nostro nome.
 
 

Zoppie sul bordo della corsa

 
 
E’ illusione di galleggiamento il risveglio
mentre ingegna le grandi barche gialle
il sole
così che arrembano le sue ciurme rosa
per colmare il vuoto di colori ad est
dove si obietta la prima luce
al codice oscuro della notte.
 
Vorrebbe muoversi il pensiero
dagli stivali del sogno - se potesse un gusto -
ma storpia un intero lasso d’ora
al primo sorso di aria acconcia
ai lavori.

Il tempo

 
Il tempo non ha pensiero
non ha coscienza
porta l’infinito di ieri e di domani in noi
con molteplici vite,
non si consuma, non ha sussulti,
né orbita o delinea quiete e tempeste.
Il tempo non abita, non evolve e non scompare,
si vede, si sente ma nessuno lo conosce.
Il tempo si alimenta mutando la nostra pelle,
si nutre di noi nel cielo e nella terra
ed oltre l’ultimo grido
si confonde nell’anima e si perde.
Spesso ci ritroviamo
seduti sulla sua strada vestita di stenti
portiamo il suo nome come
eterni lodanti d’illusioni e sogni.
La sua cadenza è persa
ma diverso potrei godermi
il suo tempo
se lei che amo lasciasse il suo corpo
e mai più da me fuggisse.

Attimi...

Si dilegua l'attesa
tra crepuscoli di emozioni,
mentre si consuma,
nell'abituale incontro,

l'eterno dialogo
di inermi corpi
che
spalmano,
di opulenti spasmi,
l'inarrestabile fluire....

 

La corazza

 

Quali purezze porto dentro il cuore
Mentre nel labirinto dei pensieri
Cerco sempre la strada più bianca.
Ingenua la fiducia nel vivere,
lucente la corazza,
costruita negli anni,
con palpiti e sudori.
Per conservare dentro
Santificanti litanie,
per mantenere intatto
il gusto della rabbia,
per non venire meno,
spezzata dal dolore,
dissolta nella noia.
 
Bello il suono metallico
Della mia difesa,
dove l’anima riposa
lietamente con sé.
         
            Danila corlando

Dita ai pensieri.

 

vorrei aver dita ai pensieri
lunghissime lievissime come
filamenti di medusa marina
per raggiungerti non catturarti
dolcemente avvolgerti avvicinarti
a me che senza te languo d'ansia
tutto il giorno e un poco muoio.

 

 

 

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