Preghiera tra i sassi
Elaborazione3D di Tony Mazza
© Antonella Poleti
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Pensieri ciclici
Se fossi in riva al mare, ora, troverei la pace, la dimensione che più mi si addice in un momento dove di certo c’è solo ciò che voglio IO... i miei sogni, i desideri più profondi e veri come vero è il battito di questo cuore che non si ferma mai nemmeno quando rischia di sbagliare perché si ostina a voler superare ostacoli più grandi di uno tsunami in mezzo al mare.
Se fossi sulla cima di un monte non mi sentirei del mondo il più potente ma guarderei con grazia e amor puro coloro che restano bloccati dal buio oscuro che la Paura di vivere e amare getta nei loro animi bloccando ogni libertà di volare, verso realtà più sicure e nuove.
Se fossi su un pianeta tutto mio inventerei un mondo dove Forza e Sentimento governano tutti al cospetto di Spazio e Tempo. Dove il Timore di sbagliare muore lentamente per mano della Volontà di Amare e dove non c’è giorno senza avere accanto chi con la dolcezza asciuga le lacrime di questo mio silenzioso pianto.
- Blog di striart
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Al mattino
mentre mi godo lento il poi
e penso a quanto bello sarà
domani ricordarlo
è già ieri quel momento
e vengo oggi all'appuntamento
esultando già d'averti
dilungarmi dopo
nello stato di grazia
della mente dell'anima
che mi riporta a desiderarti
ancora
incessantemente.
- Blog di Bruno Amore
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?
Chi commenta poetando
potrebbe con i suoi versi
rallegrarci
postando.
Passare piano piano
a tal diletto
forse aiuterebbe ad alleggerirsi il petto
- Blog di MaLaLingua
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Preghiera di Aqualung
Perché lapilli sfracelli
e dissonanze
in mia stanza di tela
sanguigna
sei morto in disonore
per silenzio senescente
ma getti ancora forme
dal tuo non esserci
tu non parli
grattugi silente
poveri tuberi da anziano
sei inoffensivo all'oggi
eri fuoco sul Sinai
sangue caldo schizzato
sulla tenda levitica
ora la tua bava
scende a rigolo
inessenziale
all'impotenza umana
sei di peso
catamarano incagliato
ti forzano alghe acide
risacche stremanti
ugoli scemi di gabbiani
ectoplasma d'onnipotente
sul tramonto, con pastrano
liso e fetente.
- Blog di Ezio Falcomer
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" ... ai Suoi ordini ..."
Comincia questa “attività” ma il pensiero non resta … va oltre … nessuno parla ma pesano gli sguardi degli uomini nell’ascoltare le mie valutazioni senza senso accompagnate da direttive errate … come un malato che dopo anni ritorna dal coma mi ritrovo spaesato a chiedermi perché … perchè proprio oggi … perchè proprio tu … con i miei sogni occulto la quotidianità ben consapevole che la realtà non andrà via, che rimarrà in agguato pronta a mostrarsi prima o poi in tutta la sua crudeltà ... Leggi tutto »
- Blog di Maluan
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così sia
Vestirò brocche di velluto
Intaglierò canti
Vestirò di seta la lingua
- Blog di MaLaLingua
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La leggenda del frate che aveva braccia, mani e cuore, da regalare. (Ovvero una storiella per la bimba)
- Blog di fabiomartini
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Oltre il mio sguardo
Il margine infinito dell’eterno,
Senza avere più sugli occhi quella coltre
Che ci chiude le porte del Regno.
Che di volta in volta traspare, io
Mi sento dai peccati assolto
Come riflesso sul viso di Dio.
Assaggio l’essenza del cielo blu,
Ricordandomi che sono risorto
Ma, sugli oceani di stelle, planare
Librando come goccia di mare.
- Blog di john venarte
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Balambane
Fa caldo a Balambane
nel culo del mondo
nel culo del mondo
un bambino è sempre un bambino
anche a Balambane.
E giocano i bambini
a Balambane
qualcuno è andato via
qualcuno pur rimane
qualcuno lo hanno
reimbarcato
ma che importa
che importa figlio
della signora nera?
Sei bambini
piccoli che urlano e strillano
a Balambane
sei piccoli cinque maschietti
e una femminuccia
sei bambini
fuori dal grande fratello
fuori dal grande bordello.
Ma ci sono le bombe
le mine a Balambane
e non ti frega niente
figlio
della signora nera
e i posti di lavoro
e qualcuno le deve pur costruire
le mine
le mine amico travestito
da monsignore.
Non ne è rimasto nemmeno uno
nemmeno uno a Balambane
e poi signori educati
leccatevi un il vostro orgoglio
la vostra civiltà
i vostri credi
i vostri dei
le vostre stupide retoriche emozioni
avevano pochi anni
i bambini di Balambane
e giocavano
come i tuoi figli
figlio della signora nera.
- Blog di giuseppe diodati
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