Scritto da © john venarte - Mer, 16/12/2009 - 19:46
Con lo sguardo proiettato oltre
Il margine infinito dell’eterno,
Senza avere più sugli occhi quella coltre
Che ci chiude le porte del Regno.
Il margine infinito dell’eterno,
Senza avere più sugli occhi quella coltre
Che ci chiude le porte del Regno.
Sognando e risognando quel volto
Che di volta in volta traspare, io
Mi sento dai peccati assolto
Come riflesso sul viso di Dio.
Che di volta in volta traspare, io
Mi sento dai peccati assolto
Come riflesso sul viso di Dio.
E non più carne in questo mio corpo
Assaggio l’essenza del cielo blu,
Ricordandomi che sono risorto
Assaggio l’essenza del cielo blu,
Ricordandomi che sono risorto
Senza più paura di guardare giù,
Ma, sugli oceani di stelle, planare
Librando come goccia di mare.
Ma, sugli oceani di stelle, planare
Librando come goccia di mare.
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