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Il lungo addio

"Tacque la pioggia ed arrivò l'inverno.
A rompere l'incanto del silenzio
soltanto i passi tuoi lontani
che senza peso solcavano la neve.
Non ti guardasti indietro un attimo
per non sentire il sibilo del vento
e non mostrare per pudore gli occhi
feriti dalle lacrime e dal freddo.
Chissà perchè mi torni in mente adesso
tra i luccichii di un mondo diventato altro
che non ho mai compreso fino in fondo.
Forse ti ho amata in uno strano modo
ma mentre te ne andavi il tempo si è fermato
e se puoi scusa la leggerezza di un ragazzo
che non ha mai saputo essere libero.
Tace la pioggia e arriva l'inverno.
Il sibilo del vento mi socchiude gli occhi
e mi costringe a non guardare indietro.
Con passi lievi mi cammini accanto."

Regi e imperatori

Ho racchiuso tra le dita
tutto il mio potere
Spacco noci
E in un guscio trovo
regni e imperatori

 

Movenze d’acqua sugli stami avvolti.

 
 
Non credo a quegli ammiccamenti al sonno
quando è di scena il mento
sul palco aperto del tuo seno ritto
così che puoi le smorfie di conserva - quasi sopita.
 
Non fossi pelle alla tua pelle
avvertirei il piacere come un singulto
di quel lontano pasto:
sarebbe sciogliersi in un gesto rapido
la titubanza del gladiolo apparso nuovo a marzo.
 
La fauce rosa del suo fiore multiplo
ingoia apici
quando mi poso a suggere
la propoli che offre l’attesa resa.
 
Avverto un petalo alle labbra curve
una seta appena a coprire quello stame arguto
che si erge rapido
sollecitato al ballo dalla muta.

Quando la tristezza

Ho perduto il tempo delle dolci note
dei refoli caldi nei capelli mossi
a ondeggiare come anemoni.
Passato il giorno delle vive attese
in albe chiare o corrusche sere
vibranti ansimi di speranzose
gesta risolutive.
Me ne vo malinconicamente
verso il tramonto che si staglia
di uno stinto rosso fioco
sol d’erba secca acceso.
Ne la mano alla spalla
volenterosa amica
salverà l’anima dalla tristezza
di sapersi spento.

Versi

Uso i versi
per sciacquarmi l’anima
restare appeso all’esistenza
ondeggiare nella corrente
come guscio solo cadutoci
E quel che n’esce è poca cosa
panacea placebo
per una vita insulsa
che mi bagna
ma non mi lava.

Solo..eppure

Mi troverà solo
 
all’appuntamento
con la tenebra nel cuore
causa la voglia d’esser
libero sempre.
L’aspetterò
tanto non può far male
dev’essere e sarà
la cullo da sempre
con la malinconia
infissa nel vivo
eppure è stato bello
quel che sono.

Prigioniero del bosco

La tua canzone sommessa
è stata come un lenocinio di sirena
mi ha rapito al tramonto
conducendomi qui con lieti passi

 

ed alchimie di sorrisi
Una corona d’antiche ginestre
sprigiona fragranze magiche
ti abbandoni alla musica

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Neve

13

Nella luce del giorno appena nato
improvviso un argenteo bagliore
filtra dai vetri che la brina intesse
la notte con ricami sottili.
Un riverbero di neve che abbaglia
sfuma sul verde smorzato dell'erba
e brunisce il colore dei tronchi.
Gusto un sapore frizzante di gioia
mentre fremo nell' abbacinante
candore di una promessa d'inverno.

Preghiera tra i sassi

 

Hostato su Megaportal.it

Elaborazione3D  di Tony Mazza

Deserto...
si fonde con il cielo
cuore...
come pietra
tacito
 
silente brezza
dischiude l'anima all' Eterno
preghiera invoca
con mani congiunte
 
nel mentre luce germoglia
prodigio di fili d'erba
ed ombre bianche
elevano lodi con melodie
 
...respira...in nome Mio...

 

© Antonella Poleti

Pensieri ciclici


Se fossi in riva al mare, ora, troverei la pace, la dimensione che più mi si addice in un momento dove di certo c’è solo ciò che voglio IO... i miei sogni, i desideri più profondi e veri come vero è il battito di questo cuore che non si ferma mai nemmeno quando rischia di sbagliare perché si ostina a voler superare ostacoli più grandi di uno tsunami in mezzo al mare.

Se fossi sulla cima di un monte non mi sentirei del mondo il più potente ma guarderei con grazia e amor puro coloro che restano bloccati dal buio oscuro che la Paura di vivere e amare getta nei loro animi bloccando ogni libertà di volare, verso realtà più sicure e nuove.

Se fossi su un pianeta tutto mio inventerei un mondo dove Forza e Sentimento governano tutti al cospetto di Spazio e Tempo. Dove il Timore di sbagliare muore lentamente per mano della Volontà di Amare e dove non c’è giorno senza avere accanto chi con la dolcezza asciuga le lacrime di questo mio silenzioso pianto.
 

 

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