L'ora onesta ( 31 dicembre )
volano dietro il raggio
goccia e sostanza
e noi nel cerchio a ballare
quel che la stella impara
la luna insegna
il verde che mi porto sulle labbra
nel silenzioso fiato
mi piego alla radice
come un ramo inginocchiato
nell’eterna preghiera delle foglie
e aspetto il vino buono
ora che i tralci nudi
sembrano fantasmi rinati
estirpo il vecchio
e faccio spazio al nuovo
ascoltando le rane dello stagno
nella finzione dei vapori
è finito anche quest’anno
e non sono stata cieca
neppure indifferente agli eventi
ero sveglia come la terra
col ferro dell’aratro sopra i denti
e manca poco alla conclusione
ancora poche ore
per sperare in un anno migliore
a tu per tu con i sogni
desiderando l’aria
goccia e sostanza
di una risonanza che scorre
come luce nell’acqua
andando a morire a mezzanotte
per risorgere in un attimo
uguale eppur diverso
nella notte piovosa e pungente
nell'unica ora onesta
- Blog di raffaela ruju
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Lungo i paracarri si contano fughe
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La casa sull'Oceano
oltre la banchisa polare
e barche affondate
sugli scogli della memoria.
che hanno perso la rotta
a volte s'attardano
dinanzi l'aurora boreale.
un cane con un occhio solo
dalla coda mozzata da un orso polare
e scrivo memorie
mentre i ghiacci si sciolgono
e l'acqua precipita a sud.
mi viene a trovare,
è cieca
e mi tocca il viso per capire
dove sia la mia bocca,
il suo fiato vapore
io lecco perchè io,
io non la debbo toccare;
questo è il patto
che lei ha fatto con me.
si struscia sulle sue gambe gelate
e ulula preghiere
che lei comprende
perchè è ammaestratrice di anime
e di animali.
non vuole
vuole solo che io sia fermo
senza muovere le mie mani
che lei accarezza
perchè è il suo modo d'amare.
la nebbia la viene a cercare,
mi lascia sempre
qualcosa:
una pietra, una rosa,
un osso di seppia,
ambra di mare,conchiglie di vetro
e anemoi splendenti
dentro tazze di vetro.
forse non può amare,
forse è solo il sogno
di un uomo che vive,
nella casa sull'oceano
con un cane orbo
dalla coda mozzata.
- Blog di giuseppe diodati
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Nell'ultima notte dell'anno
- Blog di Francesco Paolo
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Anno Vecchio
- Blog di Princ3ss
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Il piacere e il sapere, mistero sacro
fruscii cascata frutti polpa
cunicoli e anfratti ricorda
radure
piccoli laghi
lune e maree
flussi di vita e morte
paure degli avi o vivi pensieri
eroi impudenti
che risvegliano
passioni sopite
dimenticati segreti
intricate di morte o passione
e di magia
profumo di iris
che cattura accende rapisce ammala
che guarisce
tradirti con la tua voglia
e falce aratro pala dissodarti
riempire di me il tuo vuoto
riaccendere
la forza che dimenticasti
costante brutale dolce
dissetarti e infuocarti
mangiare e bere di te
percorrerti
con gli unguenti dell’inquieta volontà
come serpenti nel loro nido
o radici avide nella zolla pregna
attorcigliati e indistinguibili, noi
come onda investirti
di spuma ridente
lavare la tua notte
e come mostro marino
succhiarti indietro nell’acqua abissale
spazi aprirti o socchiuderti
infantile ebbro annebbiato
condurti
nel mistico e nel selvaggio mistero
porta o stipite del tuo sé profondo
rifarai amicizia
con Ecate e Persefone
i tuoi occhi lame nel buio
inquiete falene
sirene del piacere e del sapere
ti investirà la tua energia antica
riprenderà di te possesso.
- Blog di Ezio Falcomer
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Insieme (magari..)
hai raccolto la felicità
nescosta dietro una nuvola
Stavi sdraiato sul tuo cuscino celeste
e sei sceso a consegnarmela e io la porto qui con me.
Te ne vai saltando da una stella all'altra anima leggera
nel tuo volo e gioco di equilibri precari guardi giù e non senti paura
Porto sempre con me la tua forza e il tuo coraggio e le consegno al tempo
senza fine...
...affronto la mia dura scalata verso te per raggiungerti,ma a volte sei
cosi lontano...
...ti tocco le dita che infondono un calore che quaggiù neanche il sole sembra saper donare.
Ascolto storie di amiche costrette a dover ricominciare ad amare
racconti di abbandoni e rese costrette da altri.
Vedo nei loro occhi pietre preziose che si sbriciolano
che giorno dopo giorno si perdono verso l' orizzonte senza confini
e nelle loro labbra screpolate da tanta amarezza mi perdo anch'io...
...per un breve istante smetto di sognare e mi rifugio nel silenzio.
Tutto mi sovviene evanescente e cosi sfocato,anche queste parole
si svolgono nei miei pensieri come a svuotarmi di tutte le speranze.
Per un attimo che sembra perpetuarsi faccio un passo indietro e inciampo
con quel maledetto sassolino che sento nelle scarpe,
rinnovo in me la paura di non riuscire a volare con te...
...di non poter riuscire a salire con te quest' altezza che mi sembra cosi ardua,
mi sento di nuovo cosi fragile e sento che le mie ali ora possono solo spezzarsi.
Vorrei giungere da te con le mie forze, continuare a scalare questa montagna che bacia il cielo.
Vorrei ancora e ancora combattere per me e per te ,per dare alla Felicità
una consistenza e una ricchezza in più,più colori...
...vorrei riempirla delle tue sfumature,della tua passione sentirla evocare...
- Blog di Marika
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La poesia e l’anno nuovo
- Blog di Francesco Paolo
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Ci sei tu.
ma lasciami sciolte le mani.
per le strade del tuo corpo.
ove è precipitar di furie.
Come io son venuto per desiderarti e riceverti.
lasciami scuotere dentro di te.
- Blog di Gianluca Zanella
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I tre vassoi
ma quando il secondo scatta
corre voce che sempre sia seguito
dal successivo tre.
il motto dice
come le occasioni
che sono state date a te.
visto che siamo un po’ maldestri
quando saltiamo l’opportunità
il Cielo ci sorride con la seconda possibilità.
che siano strade senza fine
se poi non si vuol fare
la fine che è toccata a te.
argento e bene dentro
che uno dopo l’altro
ti sono passati accanto.
di gentilezza i doni
gli hai mollato un pugno sotto
senza la benché minima spiegazione.
col tre si chiude il giro
non ti rimane allora che contare gocce e attese
sul pavimento e il latte.
dicembre 2009
- Blog di tiziana mignosa
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