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Laboratorio di scrittura narrativa - secondo banco

Uno degli aspetti più ostici della narrazione è senza dubbio riuscire a rendere appieno la figura fisica e caratteriale  del protagonista o dei vari attori della vicenda che  si dipana sul palcoscenico... E' ovvio, come più volte affermato, che oltre ad essere abili nel dare ritmo e suspance alla storia, è necessario dipingere gli attori in modo accattivante  risaltandone le qualità e i difetti che poi sono linfa per il canovaccio strutturale per l'azione.
Con tale presupposto tratteggiate due potenziali personaggi [positivo - negativo] che si dovranno muovere su uno sfondo post-bellico. Usate più  metafore possibili cercando di catturare il lettore.

 tag: scrittura lab

Buon lavoro.

Francesco Anelli

redazione RV

opera d'arte moderna di arte.it

Senza meta

 
Fuori
-quando cantavo anch’io-
al mattino presto
e i vestiti
il caffè
oggi fa freddo
-non ci sono minuti da perdere-
il giorno è avanti a me
ed io subito dopo
nella corsa del solito
-senza dare nell’occhio-
il colore di oggi mi guida
è di strada
è un sapore
un odore
una musica lenta
ed io guido
mi fermo
riparto
il colore negli occhi
la musica dentro
il volere degli altri
il semaforo spento.
Il percorso per me:
senza meta.
 
 

Io nell'amore

Io nell'amore,
in mezzo ad orti di fiato
rivelo agli istinti umiltà.
Sempre un brivido senza vento
rincorre pianerottoli di voce
dove la notte insegna un chiudersi
di labbra agli orizzonti.
Mi chiami il torrente
al mistero sacro del piacere
contro il fusto d'occhi e gelsi,
mentre le pelli giocano in grido
alla verità dei bambini
come aromi innocenti al primo
passo in sogno.
Ciò che le ciglia attendono
è l'incantesimo di un seno in agguato,
assorto tra metallici riflessi
di una schiena che cade aggredita
dal vapore d'ignoto.
Ho sceso i destini tanto simili
all'irrequietezza del tempo
e nell' affrontare la luce
ho impedito che il fuoco
uscisse dalle nostre unghie,
dal nostro palato.

La sfera sulla sabbia

sfera sulla spiaggia                                  
                                                
Sulla sabbia umida di un’alba infuocata
per lasciarsi cullare dalle onde del mare
sta un’antica sfera di liscio puro cristallo
creando guizzi vermigli nel suo oscillare
 
Pare essere di fuoco la sua anima gelida
nel restituire le proiezioni dei tuoi sogni
mentre il vento solleva le gocce d’acqua
tempestandola di caleidoscopici accenti
 
Lascia che un mistero resti il suo viaggio
e gli occhi che su di lei si sono già posati
che il sapere nulla potrebbe aggiungere
all’istante in cui ti accosti per prenderla

La vita non ammette reclami

Tredici lustri di attesa sofferta
e una lunga teoria di rimostranze
sul trattamento avuto dalla vita.

Sono stato alla sede centrale
e ho fatto diligentemente la fila
davanti allo sportello reclami.

Quando finalmente è il mio turno
repentinamente lo sportello si chiude
e appare una scritta luminosa:

“tempo scaduto, tornare la prossima vita”

bastardi
 

estrema unzione

inginocchiati
alla mia mensa
inginocchiati e prega
incensami
lodami
non c'è fede che tenga 
sul dito
quando hai meraviglia nel cuore
non c'è fede che tenga
quando la mia ferita brucia
e tu
estremo untore
godi
sentendo che ti muoio in bocca

So di me come discesa la terra.

So di essere una discesa.
Perché io sono la rupe comunque stia:
di lato
o col cielo nella pancia;
seduto
o a capo delle comete.
 
Io so di essere una discesa quando i miei piedi toccano terra.
 
E tutto il sangue affluisce da quest’agroumano
e si rinnova. Risale le radici
dalle arterie sottese che si procurò.
Va per le vene d’aria alle parole nuove
che mi trascorrono e lì scopro un canto,
una proposta di seme.
 
Sono uno stelo che regge
il ginocchio dell’inverno
coi suoi petali versi.

Gli occhi del cuore

 
Riesco quasi a toccare
la sottile linea che divide
genio e pazzia.
E’ invisibile agli occhi umani, mi dicono...ma io ho usato il cuore.
Rispondo.

Le ronde

Io
e l’amico mio soldati
avvolti
da mimetiche in anfibi
portiamo in braccio
pallottole innocenti
che dormono nel grembo
delle loro madri armi
Marciamo
delimitando
un confine da difendere
a guardia di una patria
poteri e proprietà
E’ notte
ed il silenzio ci accompagna
in questo turno
da cui solo tornerò
per rivedere
ancora rondini
che non sanno
cosa vuol dir
morire
mentre
giravano le ronde

Sto qui

 non chiedo niente
né al giorno né alla notte
sto qui e non aspetto
abitata da questo sogno
che mi sogna e m'incanta
 
(il tempo non esiste
non scorre e non sfugge)
 
io e la luna quasi piena
ci guardiamo
memori d'infinite assonanze
le racconto dell'amore
e lei mi dice delle maree
 

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