blog di selly

Sotto al portico la ragazza fuma
Cammina col pensiero all'indietro
e gli occhi accucciati al muro
Verrà l'alba, pensa
Poi si guarda le scarpe blu 
che sanno d'inverno

E' un laccio imperfetto il suo sorriso alle labbra

forse una finestra aperta

Al bar delle dieci

l'avvocato è sempre solo

Abbassa gli occhi

quando mi vede entrare un minuto dopo il suo

Eppure ha folti capelli bianchi

da poterne andare fiero ad ogni suo sguardo 

Mette mano al  cappuccio

Sul tuo fondale a sguardi

s'insabbia un tratto furtivo 

, come velo di barba a celarti un sorriso

Una data, un giorno muto come il due di dicembre

quando briscola è gennaio

quando alle otto e ventotto di un fottuto mattino

Penso

Hanno il sapore del grano

le parole fasciate lente

(come spighe sbattute dal vento che piegano ai campi)

Era sul finire di luglio che t'avrei fatto paglia

così, tanto per arare,

tanto per rimestare ogni pensiero fermo

E le mani,

le mie mani abbandonate in grembo

Come riterrei il tuo sguardo

in questa piazza al sole fra occhi e respiro

Segni in ombra ai campanili e cuciture al rosso

di pietre al caldo esposte in viso al nulla

E da ogni fessura sgranata, ritrovare i vuoti d'aria

le penombre nei granai di noi fanciulli

Hai nascosti colori alle mani

(come luci residue dei tuoi viaggi senza sosta)

Contorni assenti di voce

che sulle labbra disegnano un sorriso lontano

 E' strano ritrovarti in poche gocce,

tu che del mare eri onda

Ricordi come gonfiavano le mie gonne