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blog di chiara

hony soyt

se afferri in sè cosa veduta
se tocchi allora non nominabili sigilli
se làcrimi
per l'infinita declinazione delle lingue
 
Giri lunghi l'erranza della luce e dell'oggetto
 
*
 

sui diari di chiara da bambina

Questo è
provvisorio. Non che non sia
o trascorra,
come di legni misti e
scorze d'arancia per i fuochi.
Questo è gentile, dritto
è dritto disvolère.
Molti, anche: prossimi: di grani lievitati
lacune-vuoti
benedicenti.
Ha fatto il posto agli aironi cinerini,

un tram che si chiama desiderio

anche qui
dove posa un larghetto scalcinato
e penso: fuori piove, e so
che gli rimbalza un timbro di lamiera
 
& anche in piedi
improvvisi, alogenati
e una teoria giallastra spegne l'aria
 
& con le spalle contro molta colla

natura morta con anguilla e stoccafisso

ora è sale di secco di stilita
quasi è misericordia dell'altezza
: battimento,
cera che salva l'isola ammagata ma
ha una punta di riso dove annida
e camiciole
con le braccia al vento.
 
Non so se ci salvi un'amnesia

trash 2 cheap

la memoria
durissima
del fondo delle cave di rapina
il tuo nome mutare
tra shi na re di muchi di salive
i vasi cilestrini della sete, la
sete.

Oh, Navigarti
lungo la leggenda muscolare
le spietate purezze

coltivando

Addosso
[ all'osso ]
la mano di bianco sul petto
per la prossima pioggia
dici - verrà,  ma splende
di punte fresche
adesso: fili  azzurri smazzati
sotto la betulla. 
In calce
la tua maglia.

Quadro delle pulizie di Pasqua

Come risplende, Lubi. Disastra
l'ordine dei piedi per terra e della polvere.
Allora rido, perchè non ho dove posare il capo
e i cuscini in terrazza fanno finta, son coriandoli sono
in questa nibula d'ossidi e di piombi, ma lei dice: al sole.
Tu dici tante cose che non vedo.

del termine trascorso

Racimoli di cera è la moneta, per la prossima ora.
Potrei. Direi che ancora a pena mi sorreggi,
che il pensiero di te che ti distogli cade contro
il sangue agitato dei miraggi; ma c'è medicamenta
nei cieli lentigginosi persi al volo, nelle terre
avute in adozione. E non ha segno d'inginocchiatoi

piani, cartesiani

c'è da sparecchiare per l'acquaio
e i logaritmi sono caduti in terra, per le capre
un monte di faccende ancora in mezzo.
Non si spiega perchè dulzura mea
sia dolce dire invece, o notwithstanding, forse
sia dolce assai la luce che scompare sotto fuochi di torba
eternamente; i giorni troppo lunghi troppo corti

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