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poeti maledetti

Affilata

Questa distanza che si assottiglia
divenendo un fil di lama
affilata al punto da far sanguinare la mente.
Purtroppo, solo la mia.   
 

Più in là di noi sono stese le linee di orizzonti

                                             
 
 
è un volo di lanterne                                 

Non è poi così lontano dove annegare

a navigare onde inesistenti, le rondini impazzite
 
sopra un salto di schiena; 
non è poi così lontano dove annegare
 
mi porterei solo il colore delle ortensie piene di sole
 
io camminerei nuda quest'azzurro

Inseguendo il delirio nell'oceano

 

I
 
credo che: sì, l’uomo è un brutto esotico.
 

Anomalia del corallo, polipo e monile, porroso.

Non resiste a lungo, va in frantumi: per un pezzo
non si riconcilia e si mantiene al largo.

ragazze di ieri dai capelli oro e nocciola

la luna piange per te stanotte
e le sue lacrime si confondono con le mie e le tue
come temporali estivi in un cielo troppo afoso anche per noi
mentre spade ci trafiggono i corpi troppo stanchi
per un altro giorno di incertezze da ingoiare insieme ai veleni di questi tempi
senza più stelle da contare aspettando l'alba

Sesso

 
Danza armoniosa di corpi
Dolce, salato e profumi sottili
Lacrime e grida di piacere.
Letti come campi di battaglia
Sconfitti tutti i mali dell’anima:
Medicina antica e moderna.
 
Gocce e spruzzi d’immenso

In cima

in cima.jpg
Scalammo
insieme
la Montagna
 
in cima
 
alla fine del cammino
ci dissero che quello era
il  punto di Partenza.
 

Quanta notte, stanotte

scorrere la durezza della pietra, ecco. 
adesso che l'amore sta ancora addosso
 
così entra il dolore. come un urlo;
il tradimento di un taglio lungo nella gola
 
mentre fuori
il giorno sa di sole abbandonato sui cardi

Strana preghiera per Therese

Porto sempre Baudelaire con me
perché l’amai e amo ancora...
 
Nelle notti estive al vapore di una stanza
m’immaginavo Paris e l’assenzio e le puttane
nel dolceamaro dello spirito perduto
a misurarsi il male e trascinarlo fino in cielo

Così penso agli scogli, quando risalivano i silenzi

avevo peso di foglia sul battello. 
dio, fiori di scarpata sotto le unghie
e dentro
 
un solco grande che ci si stendeva il vento
 
 
 
non sapevo che la notte cambia rumore

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