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poeti maledetti

Versi tossici

Stupida luna, stupidi rami
vi sento serpeggiare nei versi dei poeti
 
quegli altri odiavano l’autunno
anche se nel torcere un picciolo
servivano l’inverno
 
demoni si disse colorati in nero

Il cacciatore, la preda - 3

 
 
1
La sagoma in fuga è la fuga stessa: Vita [vì-ta] s.f.
insieme di soste brevi, inefficaci. Rabberci funzionali.
Che rendono capaci di conservarsi, svilupparsi, riprodursi e,
nonostante, continuare la corsa.

Il cacciatore, la preda - 2

 
 
1
La sagoma in fuga è la fuga stessa. Vita:
insieme di soste brevi, inefficaci. Rabberci. Il prezzo
della calma è quel legno, il faggio: lo usò, ma non adesso.
Come è evanescente il rifugio!, pensa

Il cacciatore, la preda - 1

 
1
La sagoma in fuga è la fuga stessa. Vita:
insieme di soste brevi, inefficaci. Rabberci. Il prezzo
della calma è quel legno, il faggio: lo usò, ma non adesso.
Come è evanescente il rifugio!, pensa

CHannibal

Quando Hannibal parla
sembra che mangi.
Il tavolo apparecchiato di parole
sa che i sogni conoscono il dolore dell’alba,
il risveglio del sole freddo
ma mi fa tenerezza
mentre scioglie un pasto nudo
quel suo modo d’ubriaco

Tempo *

Scivola il tempo
lento e feroce
ti succhia la vita
ti mangia l'aspetto.
Non riesci a frenare
non puoi che cadere

Sta mai ferma la notte

 
 
Marciapiede che sento treno: vibra, sferraglia
se ne scende all’arrivo. Arrivo come pendolare
tra due stazionamenti: ciao ingresso, cos’altro si muove?
Capita al buio una sagoma, una qualche sopravvivenza.
 

Ohi. Boh!

Porca miseria oggi

che ho scoperto niente.

Che scoprii, scopersi, ma sì

scopersi

i miei piedi ignudi belli

abbronzati e

li posai sul parquet chè

qualche anno fa ci

avevo il marmo, ma faceva

freddo e così, attingendo ai

pochi risparmi della mia poca vita

Il luogo in cui prende forma il corpo

 
 
Salerno è fuori da questa stanza. In questa
stanza il mondo intero non vi entrerebbe.
Dio sì. Forse già c’è come sera, come legno.
Benchè io mi distenda, un mistero
allerta tutto intero la bocca del vetro:

Dei miei amici amati sul corpo della notte ad una costa

 
 
Daniele ha la congettura del planisferio
uguale alla dimestichezza con la calma: alza
la prima ora notturna come un’isola racconta
l’arcipelago sommerso dal mare, noto solo
ai cartografi iniziati a misure sommerse.

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