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poeti maledetti

Orli di vetro

Nelle sere antiche
bianchi grani tenuti nascosti
fino allora, scendevano il buio
 
presagi di un rivelarsi

La diva di Pasternak

 
 
In un palmo la seta affiorò,
come guizzo di tela ammainata.
Solcavi gli spettri che impedivano

La ruggine tra gli uomini

Corrode spesso i convenevoli,
senza alcuna grazia mina la conoscenza,
allontana le mani; dirai: non lo saluto.

Concesso al malumore

 
Come puoi, testardo luogo
immutabile, secreto da catene,
anello e costola della spina
a pennino, essere profilo integerrimo

Eppure dicevamo (*)

 
Getta nella mischia più di un silenzio.
Il silenzio è quella parte di te prima

che ti fosse consegnato il corpo.

Dalla seconda lettera a Xxxx

 
Xxxx, ieri ti ho risposto: non sono informato
dei fatti; e benché io stia qui nei fatti, seguo
la casa ovunque vada liberandosi. La casa

Secrezione della grazia dai pesci

 
Muto per sempre. Cambio con frequenza
muscoli sonori, tessuto vibratile, branchie
a soffioni per il congegno che attenua il rumore.

Affacciata da tempo

Questo è un punto di vista sulla donna

- pensate ad uno skywalk di parole
sospeso sul colorado intercostale.

Il mestiere di vivere

 
Sono finiti gli oceani come vastità tremende.
Sono finiti i territori che sudavano i cavalli.
Dove sono finire tutte quelle spine?

All’erta per mio figlio

 
Fai manovalanza, usa un arnese.
Prendi in dote ieri e portalo a domani.
e domani poi lascialo, che è già passato.

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