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Poesia

Eternità

In un trapassato remoto
ancora ti vedrò
agli odori risalenti dal muro
dei lillà cantare
dei nostri baci
voce intonata

Tsunami

oggi ho sentito una fitta al cuore,
una sensazione precisa di distruzione
acqua alla gola ho visto pavimenti ballare Leggi tutto »

Mare aperto

 così come i tuoi occhi vedo

il mareaperto
                      che mi circonda accoglie
                    e poi respinge 
a volte a tratti a onde
 
                         schiuma bianca
barbagli di parole
-ah si, biancondose appaiate parole-
che rifulgono sul verde
 
e noi
che non fummo non siamo e non saremo
in questa persona mai
 
e sale sale sale
che brucia e non disseta
 
e fa impazzire i naufraghi

 

Un sorriso

 
 
Un fiore
una stella
un sorriso.
A rallegrarci
basta un colore
un raggio di sole
che accende
due pupille fisse
che ti comunicano
comprensione
complicità
amore.
 
                    Maria Dulbecco

Luci e ombre

 
Collina verde
fiore solitario
cielo stellato
mare azzurro
volo di rondini
suono di campana
d’una chiesetta
campestre.
 
            Silenzio sui monti
            meraviglia per gli occhi
            nel profondo mare.
 
Gioco di luci
in acque limpide
e verdognole.
 
            Ruscelli fluttuanti
            che accarezzano
            fondi melmosi
            pietre pulite
 
            chiarezza e ombre
            luci giocose
            e bui inquietanti.
 
                                  Maria Dulbecco
 

Hai sorrisi

Hai sorrisi lunghi morbidi
gomitoli di filo d'angora
lisciano come la seta
carezze solari pigre
della novella attesa primavera
in quella lieve piega rossa
di labbra ciliegia matura
brulica un tremito
che allude alla rosa di carne
incastonata tra i sogni
nelle nuvole fresche del nettare
che sgorga dalla vita.

E poi c'è sempre il mare

e poi c'è sempre il mare
il lucido specchio in cui m'immergo
l'odore salmastro che riempie le narici
e allarga il respiro
 
l'orizzonte che mostra la sua curva perfetta
nell'arco che congiunge gli estremi
di verde e azzurro teso
 
                 la freccia pronta a scoccare
                 la rapida ineluttabile parabola
                 diritta verso il cuore
 
 

Alle tempeste

Se non fosse per questo lago di sole
(oggi il cammino si scioglie lento)
restituire le note al buio

Malinconici i poeti


.
Come grigia coltre
le nubi a volte
di pioggia vestono l’umore.

Malinconici i poeti
valicando le stagioni della vita
s’allacciano agli aromi dell’autunno.

Nostalgiche visioni
proiettano attimi di chiarore
gli altri, il mondo
inconsapevoli fiammiferi
dolce fonte di tepore.

E nemmeno un po’ lo immaginano
d’essere luce e accesa
a volte grande ispirazione.

Nascono così
parole intinte in pregiate essenze
d’oli crepuscolari e languide assenze.

tiziana mignosa
marzo duemiladieci

Gerico

le tue parole hanno sgretolato
il mio muro di indifferenza
cattiverie corrosive come acido
pisciato contro l’intonaco
hanno  impietose messo a nudo
la mia barriera di calce e sassi

ora sto spazzando le briciole
del mio superego sconfitto
e soffro, finalmente soffro
libero da artefatta corazza
mentre il mucchietto di sassi
affoga in un mare di lacrime
 

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