blog di voceperduta

 

Avevano entrambi una stanchezza di marmo che gli rodeva le braccia.

 

 

Di solito, ogni volta che si ritrovavano, ognuna di loro si faceva in quattro pur di reperire un'idea per un risparmio geniale.

 

 

Lui la trovò sopra il tetto, che danzava con un semplice lenzuolo legato alla vita.

 

 

Pendi tra i bordi infiammati

di una minuscola sera.

Mordi, altro fiato nel vetro,

 

 

Clandestini a bordo di sgominate panchine,

 

ruotiamo la faccia per non contrariarci di più.

 

 

Le coperte sono sempre di cristallo,

basta un sottile colpo per non riconoscerne

più le pose.

 

E allora seguimi come ho fatto io,

ogni volta, anche quando non volevo insieme a te.

(Giorgio Faletti- L'ombra-)

 

 

Donami un senso,

 

una curvatura svelata,

 

Sarebbe stato un nuovo, suggestivo ammaraggio tra gli specchi d'acqua ottenebrati.

 

 

La mano si sperde fra sparute persiane,

nella molle toelettatura di saponate lente,