blog di taglioavvenuto

Sette notti fa, in sogno m’è riapparsa la cammella bianca. Tono su tono accosciata sull’oro della sabbia libica, strigliata alla perfezione.

Prestata da un canto rifratto, raggio prematuro

la luna abbandona alla luce una viola del pensiero

saranno attimi, rossoarancio

intorno le case, cotone

Non so se vive ancora il dio, che vede

spera che sia

altro momento

da ora

Se ne stava ad occhi fissi a guardare, dalla vetrata che formava la parete esterna del suo ufficio, il muro d’argilla cruda posato con una perizia muratoria d’altri tempi. Dai mattoni uniti solamente da calce e pozzolana oltre cinque secoli orsono, da quella posa in opera

Sollevi ancora

ansie di prestazione

o come violetta stinta 

franta morta di cesoie?

Ancora d’alambicchi ai colli madre

Così sto per sposarmi. Una faticaccia! Fin da ieri sera, quando Bambi ha mandato Rashid II° in camera mia.

Breve somma due grani di tabacco

Chiedi quando

al mais sfolgorante

dirà che i chicchi

 

- Ciò che si sogna:

zampa l’antilope

per indecisi

indistinti raptus

 

Avessi un assioma in testa me lo terrei ben stretto. Non lo farei sottoporre ad indagini, sia medico epistemologiche che scientifiche in senso lato. Tantomeno ad accertamenti storico psichiatrici o ad interventi chirurgici.

Al limite consulterei una chiromante: di natura non sono fatalista, semmai edonista.