Quanto pesa Bambi!

Così sto per sposarmi. Una faticaccia! Fin da ieri sera, quando Bambi ha mandato Rashid II° in camera mia.

E’ il quarto dei suoi figli, l’ultimo rimasto in casa insieme a me, il secondo frutto dei reni di mio padre nel secondo matrimonio.

Mia madre Aicha c’è partita, con la terza ed ultima fatica, per cui il mio caro genitore Abdel Aziz s’è deciso a far venire a vivere con se una giovane della mia stessa età: Muna.

Muna è figlia di primo letto di Husam, cugino in primo grado di Bambi, (scuserete se di lei non posso dire il vero nome; se avrete pazienza capirete facilmente il perché leggendo il seguito) ed è fresca di laurea in legge.

Nel nostro Paese di origine questo corso di laurea prevede molti più esami di teologia che qua in Italia, dove invece c’è un solo esame di diritto ecclesiastico ed un complementare a scelta, di diritto canonico. Questa parente, quindi, durante la trattativa per il proprio espatrio fungeva sia da consulente giuridico della medesima sia, con tutto il rispetto, da consulente in teologia.

E’ stato così che le due famiglie si sono potute accordare sullo status che Muna avrebbe assunto una volta in Italia, cioè quello di concubina: per non far incorrere mio padre, una volta giunta da noi, nel reato di bigamia, per il quale era già stato condannato.

Bambi, nonostante fosse affezionata tantissimo al cugino e voglia molto bene a mio padre, ad un certo punto stava per mollare tutto, ed è stato quando Husam, per riparare l’onta che sarebbe derivata da ciò all’onore della famiglia, ha chiesto e ottenuto quale riparazione che mio padre gli cedesse, oltre a buona parte dei nostri risparmi, l’intero gregge delle caprette cachemire che Abdel Aziz aveva mantenuto là, probabilmente pensando di tornarvi per godersi un giusto riposo dopo tanti dispiaceri e lavoro.

Sto riflettendo, che forse l'odio sia nato proprio di lì?

La concubina di mio padre è arrivata lo scorso fine settembre, dopo che il vostro governo ha dato il via ai flussi migratori, pertanto ha preso possesso della sua camera, e della cucina sotto la direzione di Bambi, da circa cento giorni.

Dirò che a mio parere, oltre che intelligente, ha dolcezza e calma interiore, non è contraffatta, e non è succube, essendo di origine montanara ed appena arrivata, alle paranoie materialistiche tipiche di un mondo occidentale nevrotico.

Ciononostante Bambi ha cominciato da subito ad odiarla. Bambi, sono l’unico a chiamarla così a causa delle caviglie a zampa d’elefante e il hijab che altresì lo ricorda, non la può vedere.

Perciò ha imposto a mio padre il divorzio, poiché lui, invece, di Muna s’è veramente innamorato e non la vuole certo lasciare andare.

Credo gli abbia detto, in sostanza e in separata sede:- o me o lei, e Abdel Aziz ha scelto lei, pensando che, da divorziato, avrebbe potuto anche sposarla.

Sorgeva però un problema. A quale titolo Bambi avrebbe potuto continuare a vivere sotto lo stesso tetto se mio padre si fosse sposato con Muna?

E per la legge italiana, quale sarebbe stata una giusta motivazione per il ripudio, ops, per il divorzio?

Da due mesi, dopo la laurea, ho iniziato a lavorare come commesso in una libreria. Lo stipendio non è misero, mille euro al mese. Trattengo centocinquanta euro per le spese personali e il resto l’affido a Bambi. A lei, per la soddisfazione han brillato gli occhi, è quasi diventata più bella. Il suo Abdel, più di quattrocento al mese quando andava grassa non glieli ha mai portati.

In questo modo Bambi, stamattina, ha potuto dire parafrasando un nostro antichissimo proverbio, che è meglio un ventiquattrenne che non capisce niente piuttosto che un cinquantatreenne.

E le due donne, finalmente e chissà perché, per la prima volta si sono trovate d’accordo.

D'accordo anche sul divorzio, per il quale all'ultimo era sorto qualche problema economico.

Ma quanto pesa Bambi, quanto pesa però!