La festa della mamma?
Feste fatte per spendere, ravanando tra sentimenti d'amore e nostalgia.
Da figlia ho sempre cercato di dimenticarmene ma senza mai riuscirci, sapevo che la mamma ci teneva.
La mamma, già, la festa della mamma, terribile inventare una festa così.
Tutti gli anni è un obbligo cercare di dimenticarla, difficile però con tutta quella pubblicità sbattuta in faccia senza nessuna pietà.
Fiori a gogò venduti per le mamme, rose recise che gridano la loro morte, rose senza spine e senza più profumo.
Mai regalato mazzi di fiori, piante, quelle si, segno di crescita e di speranza.
Una speranza che da figlia non capivo chiaramente, sicuramente il capirsi era difficile e non bastava un fiore a cancellare tutta l'incomprensione.
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Una bimba
Stamattina, mentre camminavo nel buio, affondando in un manto soffice di neve pensavo.
Tutto era bianco, anche la nuvola di vapore che usciva dalla mia bocca, un mondo irreale cristallizzato nel passato.
Con il pensiero ho aperto il laccio che chiude il sacco dei ricordi e ho rovistato cercando certezze e serenità.
Alla rifusa toccavo giorni o anni, non so, ma sempre riconoscendoli e per tutti c'era un sorriso, una smorfia di dolore e nel freddo pungente anche lacrime gelate nel cuore.
Ma in fondo, giù, persa in quel mare di vita ho trovato una bambina, quasi una Pigotta che all'epoca nessuno voleva.
Una bimba che ho preso con curiosità, l'ho portata alla luce dell'oggi e l'ho guardata con occhi spietati, senza darle nessuna giustificazione, solo lei e io, sono noi perchè siamo sempre la stessa persona. Leggi tutto »
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buon compleanno Mara
Rieccomi a cercare di scrivere i miei sentimenti verso di te, di farti sentire tutto l'amore che ho per te.
Diciotto anni fa ancora non ti avevo abbracciata, non ti avevo nemmeno vista, solo un vuoto grande dentro me, mi sentivo derubata e sola, già mi mancavi.
Mara, quante volte hai voluto sapere della tua nascita, i primi filmati, quel tuo arrivare all'improvviso, lo scompiglio e la mia paura.
Ricordo tutto sai?
Quel 31 ottobre era un giovedì freddo e piovoso, ricordo che stavo male, pressione alta, lo sai che la tua gestazione è stata sempre a rischio, tanta è stata la paura di non poter arrivare alla fine, paura di andare incontro a un'eclampsia
La rottura delle membrane mi ha colto all'improvviso, non era così che doveva andare, e non così presto!
Durante il tragitto verso ospedale pensavo a una mia collega, ricordando un aneddoto poco simpatico, non ridere, ma veramente per me era un incubo.
Vilma era nata il 2 novembre, come consuetudine di reparto in queste date si regalavano dei fiori, peccato che la caposala arrivò un con un enorme vaso colmo di crisantemi!
La festeggiata scoppiò a piangere e a urlare, a nulla servì rassicurarla del fatto che in Giappone era il fiore dell'amore, Vilma continuò tutto il giorno a singhiozzare disperatamente.
Ecco io non volevo farti nascere il 2 Novembre!
O prima o dopo, questo era garantito.
Per tutta la notte abbiamo parlato in silenzio io e te, cercavo di aiutarti ma il mio corpo non voleva lasciarti uscire, geloso e possessivo ti voleva per sempre dentro di se.
Alla fine stremata e delusa mi arrendevo al secondo taglio cesareo. Leggi tutto »
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