blog di Max

non sente il vento la tua voce

 

parla piano la sferica inquietudine

nei secoli lastricati di selce

 

Sempre a metà nell'ombra

restia all'avida luce amara

D' un vagito sommesso

l'aria s'imbeve di trilli

un frinire in crescendo

di labbra mai stanche

 

Sono le…
Apro gli occhi e ti trattengo,
un’ansa di acque fluttuanti
a dispetto del ristagno di un silenzio.
 

Preparati a partire 

nel fruscio della seta.

 

Ti appartiene.

 

Nel frastuono dei sensi.

Verrai senza saperlo,

un giorno verrai,

disturbando la quiete

d'una casa tra i campi.

Adori scavalcare i dossi

Guardo le cagne in calore

a ruotare uggiolando.

 

Poi si saldano i sessi,

abbaiano sbavando a morire.

 

Sericamente disturbo 

il tuo sonno, inquieto.

 

Un coraggio delle dita

per afferrare l'ombra