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blog di matris

Chiromazziati

Astro-comici persi, dirottano.
ad ovest, i pensieri
schegge
contingenti: momenti, sfere, cristallo
poi ri-unirsi a coro
 
danno le spine,
sicurezza cercano
 
soli i frutti
 

4- Canto della notte

 
E tutto in torno il buio che non sa di essere buio
il principe nero della notte che inquieto armeggia la furia del cavallo,
nell’accidia di un nuovo vivere domani
uguali emozioni permeate di calvari che s’aprono ai scivolati smunti visi

3- Arriva la notte

Vita è la notte che addormenta i sogni
respiriamola
continua il suo corso
nel friabile ricordo
scorto al fremito
sgretolato in un battito d’ali
nella terra
l’oscurità dei verdi bambù traspare

Distanze prossemiche

Rese assorte
le spalle salivano verso l’alto
al tepore del cammino
il corpo è salvo alle radici
il frutto che appassiva lento sul tavolo dimenticato,
senza scomporsi del terso animare sinuoso
di salici che giocavano con il vento alle fronde.

Vèstiti di foglie

E langui al fresco dell'estate
frisone il sonno scalpita lento
giace tra i lecci boschivi.
M'inebriai del placato battito 
o cuore che mai smetti di farmi tuo
l'urgenza delle mani
a fianco dei desideri
e i brividi di gocce gelate

Alimento d'amore

S'apre a porta l'affannoso sole
a volte le mire si fregiano di essere
sorde realtà
sembra tutto reale
il diafano scorrere via lento
fa sembrare naturale la plastica dei fiori
sbocciati al mondo per immane tragedia

Attese

I cadaveri mutuano sorrisi
al gelido girone
fermi tacciono sulla vita
il passato.
Distici mutan 
suoni d'elegie
ridondavano tra le casse
al fruscio sopito 
dei necrofori.

Folletto dei boschi

Intrecciavi i capelli arruffati
prima di correre per erti sentieri. 
Salgono alla collina, li conoscevi tutti
li rispettavi.
Ogni anfratto calcava i tuoi passi,
e la sera antichi mestieri rivivevano la libertà di resistere.
Lungo i viali, fregi scorticati ornano le tenere cortecce.

Summer song

Frangono lividi in cuore
aorte svenano il gioco
dissanguano aride vene 
spara scabra musica infernale
nel fruscio di palma e sole
le melodie crepitano come carte
spara alle regole del giorno,
le ore entrano e parlano di te

Valentina

Ritorni tramandati di tempo
ascoltandoti sognavamo
ed il segreto che si impone
frivolo come un cucciolo
nasconde il desiderio di te.
Dove Sei andata?
Non sono mai partita, in verità
sono restata muta come una foglia

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