blog di luccardin

I silenzi cercano altri silenzi
ali che portano lontano
in alto come un’idea
essere cielo e mare
per un respiro di libertà.

Eravamo sassi, avanzi di un cielo consumato
muri di periferia, imbottiti di cocci di vetro
la nostra vita lasciata all’abbandono
al diniego di una dignità

Rimane sempre qualcosa dei tratti della vita
lungo l’orizzonte disperso del cuore
Mare tumultuoso dei ricordi
vivi ancora

Ho bisogno del deserto
di camminare nel suo silenzio
essere un granello di sabbia
che rotola al soffio del vento
nel destino presente della luce

Amami come credi
ora che sei in me
in ogni stella che guardi
io ci sarò
per quante volte
insieme ai sogni
nei tuoi respiri

Non ritornerò dove ho respirato giorni di silenzi
domani mi venderò al primo volo di libertà
ascolterò il cuore

Bianco fu il fiore che dalla morte colsi
mai più avrei chiamato il tuo nome
cercato nei tuoi occhi il volto mio
Raccolsi il silenzio in un ampio respiro

Le case basse

si guardano ad imposte chiuse
dentro
i giorni di sempre
s’annoiano tra cuscini e divani
L’odore di legno

Una rosa è sempre rossa
mentre ascolto
l’emozione che nell’aria
vive di poca luce
Ombra che tramonti
io vivo nei tuoi giardini

Mondo che invecchi intorno al sole
alzi i veli sui giorni d’attesa
tendi la mano a chi non hai mai amato