blog di luccardin

 
I giorni appassiti
sono terra senza fiori.
Ondeggia il grano
nel silenzio del vento
una preghiera agita le ali

 
Che sia vento o mare
impietosa è la mano del destino
che stringe a sé la vita.
Implora altra sorte lo sguardo

 
Affonda nel niente lo sguardo
non ci sono altezze o profondità
il buio è solo una distanza
in cui viaggia l’anima

 
Discende la malinconia
sulle prime ombre della sera
piccole luci brillano nel cielo
sono stelle oltre la porta del sogno.

 
La notte è in me sempre una tempesta
che attraversa un silenzio che non sa parlare.
A volte la malinconia crolla

 
Cedono le note la loro morbida cadenza
s’inseguono in un respiro senza fine
poi sei tu a far di me l’ultima nota

 
Non parlo con nessuno disse il  vento
ma ti amo mia dolce notte
quando scivoli tra le lenzuola della luna
e nel cuor m’inondi di magia.

 
Anche la notte la più segreta,
scende nel cuore con le sue luci,
dalla sommità del colle fino a casa.

 
Del tempo libero
non seppi far lieto il respiro
e nel futuro
l’anima s’affossa.
Chi nel prima mi era luce

 
L’amore era sulle labbra il non pensarti
ma le mani scavano nel cielo
poi di notte il desiderio
diventava fiume negli occhi