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blog di Franca Figliolini

t'ho sentito

t'ho sentito, in questa notte chiara
che poggia
riflessi argentati sull'asfalto
come lievi aliti di luce
a riscaldare il buio
 
mia voce unica, distante richiamo
all'essenza
che m'accompagni sino al precipitare
rosa dell'alba
 

Dove mi porti, capitano?

«dove mi porti, capitano?»
«io non ti porto, andiamo insieme»
 
sarà l'incunearsi della prua
a creare il mondo:
l'andare avanti, avanti sempre
tracciando
linee nere sulla mappa bianca
dell'oceano immenso
insieme

Della cecità

1.
dove sono gli occhiali neri,
chiede l'uomo cieco, tastando
il tavolo
con dita sapienti
 
la scabra natura delle cose
anche di quelle lisce, setose, lucide
che scorrono sulla pelle
con un soffio
 
2.

Cartoline da Oslo 3 e 4

3.
Andare tra i suoni sconosciuti e le strade
stranieri a se stessi
più ancora che a questo cielo di grigio lucore
andare, sì, fin dove finisce
la ferita del fiordo
e le navi riposano i fianchi estenuati
dal sale
 

Cartoline da Oslo

 
1.
dov'è il mare, chiedo

è ovunque, ovunque, ovunque
nell'azzurra chiarità degli sguardi e del
cielo
nel volo rabbioso dei cormorani contro il vento
- gridano e gridano
li senti?

ovunque permea l'odore salmastro
e forte

Fusione

[mi pare di ascoltare, a volte
di de-cifrare:
dimenticare il numero per ricostruire il senso
del trascolorare infinito,
di sillaba in sillaba]
 

come la luce filtra
dalla fitta nuvolaglia grigia
sui platani gravidi di verde
cavandone lapilli d'argento e d'oro
fusi

Ci teniamo il mare

 Né il dire, né il fare:
noi, ci teniamo il mare
 
immersi nella liquida distanza
tra parola e azione
beccheggiamo
                          azzurri

la polvere

«aiuto, aiuto, aiuto!
la polvere s'è infilata in ogni angolo!»
piange la casalinga frustrata
contemplando la disfatta del senso della vita:
evitare che la polvere sedimenti
in macchie scure
inquietanti concrescenze calcaree
gialli appannamenti della trasparenza
 

Colori 5

* bianco
E così sia: ma io
credo con altrettanta
forza in tutto il mio nulla,
perciò non ti ho perduto
o, più ti perdo e più ti perdi,

Colori 1-4

* indaco
 
che sia un sogno nessuno può negarlo
un sogno interstiziale
infilato in ogni crepa
della coazione a ripetere
 
apre varchi d'indaco
lucente
dove il respiro s'allarga e
risuona
 

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